Viabilità da allarme rosso: "La segnaletica è fuorviante. E il traffico va spesso in tilt"

Grido d’allarme degli automobilisti che percorrono le strade fra Bottagna e Pian di Valeriano "Troppi incroci mal regolati e poco spazio per il parcheggio". La rotatoria pronta fra un anno.

Viabilità da allarme rosso: "La segnaletica è fuorviante. E il traffico va spesso in tilt"

Sos per la viabilità (foto d’archivio)

Nell’attesa della rotatoria a Bottagna c’è una viabilità da rivedere. E’ l’appello di abitanti e automobilisti che con la ripresa delle scuole, si sono trovati di fronte ad un traffico aumentato e situazioni di pericolosità, non solo all’incrocio (tra i più ’incidentati’ della provincia) ma anche lungo tutta la viabilità limitrofa. Tra Bottagna e Piano di Valeriano, il traffico non scorre come dovrebbe, poche centinaia di metri tra la rotatoria del piano e l’incrocio di Bottagna dove ci sono stradine che sbucano sulla provinciale: una difficoltà che si aggiunge al problema di un’arteria già pericolosa. Una per tutte la via che sale dal Basko e si immette sulla provinciale, con una visibilità non ottimale, oppure lo spazio risicato dei parcheggi antistanti i negozi e la farmacia, il controviale dove il posteggio sia entrare che uscire è diventato problematico. Gli automobilisti chiedono una regolamentazione anche provvisoria fino a quando la rotatoria non farà scorrere meglio il traffico. Qualcuno propone un semaforo, altri una rivisitazione delle svolte obbligatorie. "Chi dal supermercato va verso la Ripa prima dell’incrocio si trova praticamente due corsie – scrive un automobilista – quella di destra con la freccia a terra che indica l’obbligo di svoltare a destra e quella di sinistra che indica l’obbligo di svoltare a sinistra, poi invece in prossimità dell’incrocio questa segnaletica diventa proseguire dritto o svoltare a sinistra, ma ormai è tardi per capirlo". Altri residenti propongono una striscia continua che parta a metà delle due corsie verso Buonviaggio, altri ancora i dossi rallentatori. L’obiettivo comune è che arrivi a chi di dovere il messaggio che c’è "troppa confusione su una strada su cui transitano migliaia di mezzi e con una segnaletica poco chiara".

Cristina Guala