REDAZIONE LA SPEZIA

Violenza sulla figlia minorenne. Condannato a 12 anni di carcere

Protagonista della vicenda un quarantenne. Il dramma della ragazza.

Gli avvocati delle parti offese Andrea Buondonno e Nunzio Gallo

Gli avvocati delle parti offese Andrea Buondonno e Nunzio Gallo

È stato condannato a 12 anni di carcere il padre denunciato dalla figlia minorenne per le violenze costretta a subire nel corso degli anni. L’uomo, un quarantenne residente in un Comune della Val di Magra che aveva scelto il rito abbreviato, è stato riconosciuto colpevole dal giudice Marco De Bellis e condannato alla pena di 12 anni di carcere e al pagamento di una provvisionale di 20mila euro alla compagna e 100mila euro alla ragazzina, entrambe assistite nel delicatissimo percorso processuale dall’avvocato Andrea Buondonno del foro spezzino insieme al collega Nunzio Gallo. La vicenda ha vissuto due diversi momenti. Una prima inchiesta venne aperta nel 2019, poi archiviata perché la ragazzina aveva ritrattato. Ma il dolore è riemerso un anno fa quando un insegnante, colpita dal cambio di umore e di profitto scolastico della ragazza, ha voluto chiedere spiegazioni. Si è aperto così un quadro terrificante che i carabinieri della compagnia di Sarzana guidati nelle indagini dal maggiore Luca Panfilo hanno seguito attentamente ascoltando anche la zia paterna della ragazzina che ha raccontato di aver vissuto lo stesso dramma da minorenne. L’uomo venne stato arrestato dai carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Maria Pia Simonetti con l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna. L’arresto del quarantenne è scattato perché Procura e gip dopo aver raccolto gli indizi hanno ritenuto che fosse in atto il pericolo di fuga. L’indagato infatti, stando alla tesi d’accusa, stava progettando di trasferirsi all’estero. L’uomo da qualche tempo aveva ottenuto i domiciliari scontati a casa della madre, assolta dall’accusa di favoreggiamento, ma adesso tornerà in carcere.

Massimo Merluzzi