MATTEO MARCELLO
Cronaca

Visite ed esami, tempi ancora lunghi. Risposte veloci solo per l’ecografia

Dal report di Asl5 piccoli segnali di progresso rispetto a tre mesi fa, ma l’elenco delle criticità è ancora lungo

Negli auspici di Regione Liguria, il piano per l’abbattimento delle liste d’attesa dovrebbe portare a un cambio di rotta già prima dell’arrivo della prossima estate. Di certo, la situazione per i cittadini alle prese con le prenotazioni di visite specialistiche ed esami strumentali complessi continua a essere complicata: in attesa che il piano produca i suoi effetti, al momento dovranno come al solito ’armarsi’ di pazienza per trovare una soluzione che possa essere vicina alle reali esigenze sanitarie.

L’ultima rilevazione effettuata da Asl5, risalente al 10 marzo ed effettuata attraverso il punto Cup di via XXIV maggio, è chiara: se da un lato si è verificato un drastico abbattimento dell’attesa per ciò che concerne gli esami ecografici – anche se permangono ancora criticità per alcune prestazioni, come l’ecografica all’addome, i cui tempi sono rispettati in priorità breve ma non in differita e programmata – dall’altra permangono le difficoltà di rispettare i tempi per molte altre prestazioni e visite.

Effettuare una colonscopia nei tempi stabiliti dal medico curante è ancora molto complicato: servono 128 giorni in priorità breve, 276 in differita, mentre non è possibile programmarla. Anche l’esofagogastroduodenoscopia ha tempi lunghi: 78 giorni in priorità B, 163 in D, 179 in P. Troppi. Le criticità continuano anche per diversi esami di risonanza magnetica. All’addome, così come all’encefalo, servono 79 giorni in priorità breve, mentre non è possibile prenotare in differita e programmata. Stessa cosa per le tomografie computerizzate.

Per una Tac alla colonna cervicale con mezzo di contrasto, l’attesa è di 31 giorni in breve, 128 con prescrizione differita e 230 per l’esame programmato. Criticità pressoché identiche per lo stesso esame con mezzo di contrasto al cranio e all’addome, e tempi lunghi anche per il test cardiovascolare da sforzo con cicloergometro: 13 giorni in classe B, 76 in D e 86 in P.

Non va meglio per le visite specialistiche, nonostante il quadro sia in leggero miglioramento. Una visita dermatologica, secondo le verifiche della stessa Asl5, può essere prenotata in trenta giorni in classe breve, 183 giorni per la differita e ben 218 se la prescrizione è programmata. Tempi ancora più lunghi per una visita di medicina fisica e riabilitativa: 125 giorni in breve, 195 in differita, 216 in programmata. Situazione complicata anche per una visita pneumologica o urologica. Nel primo caso, l’attesa è di 31 giorni in breve, 87 in differita e 154 in programmata, mentre nel secondo i giorni d’attesa sono rispettivamente 31, 209 e 220.

Alcuni segnali di miglioramento? L’attesa per una visita di chirurgia vascolare, che a dicembre superava l’anno per la classe programmata e quattro mesi per la differita, oggi non supera le 24 ore. Stessa cosa per la visita endocrinologica e per quella ginecologica, dove bastano tre giorni.

Matteo Marcello