CHIARA TENCA
Cronaca

Visitiamo il Canale Lunense . Salviamo l’acqua, risorsa fragile

Gli studenti imparano l’importanza fondamentale della gestione dell’acqua e delle risorse locali. CLASSE 1E DELLA SCUOLA PIAGET DELLA SPEZIA.

L’inquinamento in un disegno realizzato dagli alunni

L’inquinamento in un disegno realizzato dagli alunni

L’acqua dolce è una risorsa essenziale per la vita, ma è sempre più minacciata dall’inquinamento e dalle conseguenze del cambiamento climatico. Un problema enorme, da gestire come comunità globale, ma il comportamento di ogni singola persona e l’impegno ad educare alle buone pratiche può migliorare questa pericolosa situazione. Nel nostro territorio, il Consorzio Canale Lunense si occupa dell’irrigazione e della salvaguardia di fiumi e canali, contando circa 15mila consorziati in due province, La Spezia e Massa-Carrara, e in undici comuni. Questo Ente gestisce le risorse idriche per l’agricoltura e due centrali idroelettriche e si interessa della sicurezza idraulica del nostro territorio: per prevenire il rischio di allagamenti, si impegna tra le altre cose a mantenere pulito il canale rimuovendo rifiuti e piante che potrebbero ostruirlo.

Il Canale Lunense è lungo 24 km e costituisce un buon "punto verde" nel territorio: i suoi argini sono in buona parte percorribili a piedi o in bicicletta per splendide escursioni nella natura. Dal team del Consorzio, incontrato a scuola nell’ambito di un progetto sulla sostenibilità ambientale, la nostra classe ha imparato una lezione fondamentale: l’acqua è un bene fragile e prezioso, che dobbiamo preservare ad ogni costo, ma può essere, talvolta, un "nemico feroce". Pensiamo alla siccità alternata alle piogge torrenziali che causano allagamenti ed esondazioni, con danni enormi. Si potrebbe creare una sorta di equilibrio tra questi eventi costruendo vasche di raccolta delle acque piovane, ma nel nostro territorio non ne sono mai state predisposte perché il problema è recente, legato al cambiamento climatico. Così l’acqua in eccesso spesso causa danni quando invece potrebbe essere riutilizzata in momenti successivi.

Anche la cementificazione, riducendo i terreni assorbenti, ha ulteriormente aggravato la situazione. Queste problematiche vanno risolte su scala globale, ma localmente il Consorzio si sta impegnando molto a gestire i problemi idrici. Per il futuro c’è il progetto di costruire vasche di raccolta che permetterebbero di trasformare un problema in una risorsa, mentre per il momento il monitoraggio dei canali e la loro costante pulizia restano le azioni più utili. Ecco perché è necessaria una comunicazione efficace del problema e serve l’aiuto di tutti. Anche noi giovanissimi possiamo fare la nostra parte, contribuendo a sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. Se non iniziamo oggi, domani i danni saranno ancora più gravi. Speriamo che gli adulti ascoltino il nostro messaggio e si impegnino con noi per costruire un mondo migliore.