"Volevo mollare. Ma ho resistito"

Giulia Del Padrone è una giovanissima professionista di 29 anni entrata in ferrovia poco più di quattro anni fa. Da circa due anni, assieme alla collega Beatrice Giannetti, è l’unica donna a svolgere la duplice professione di macchinista e preparatrice di treni all’interno di Medway.

Giulia, come ti trovi con i tuoi colleghi?

"Benissimo, sono tutti molto gentili. Mi trattano da uomo, (sorride) ho avuto invece esperienze un po’ più brutte nell’azienda dove ho lavorato precedentemente, lì i colleghi erano un po’ più maschilisti".

In che senso?

"Alcuni mi hanno detto che invece che essere sui treni dovevo essere a casa a pulire, altri hanno fatto battute a sfondo sessuale".

Come hai resistito?

"Ci sono stati dei giorni in cui la voglia di mollare c’è stata, poi però ho pensato che non potevo farlo, perché questo lavoro mi piace tanto. Li ho mandati a quel paese e ho continuato. Oggi in Medway invece sto benissimo, sono tutti molto cordiali, non fanno discriminazioni, siamo tutti sulla stessa barca".

Quando fai turni notturni hai paura?

"In alcune stazioni è un po’ più pericoloso, ma lo è sia per gli uomini che per le donne. Un mesetto fa, a Genova, in stazione, è stato aggredito un nostro collega, lo hanno picchiato. Io giro con lo spray al peperoncino".

Quando hai deciso di fare questo mestiere?

"In realtà l’ho scoperto un po’ per caso. Ero andata a cercare lavoro al collocamento, ho visto il bando, sono tornata a casa e ne ho parlato con mia mamma, ma non pensavo mi potessero prendere. Lei mi ha spronato a partecipare e poi sono entrata".

Questo lavoro ti piace, ma cosa sognavi di fare prima di intraprendere questa professione?

"Mi piacciono i motori. Il mio sogno era quello di lavorare in un’officina meccanica. Ho provato, ma in più officine mi hanno detto di no, perché chi sarebbe venuto a farsi riparare la macchina da una donna…"