MARCO MAGI
Economia

Lavoro, occupazione nello Spezzino: piccole e medie imprese al top nel 2024

L’elaborazione della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Excelsior. Difficile reperire le figure professionali

Lavoratori in una azienda

Lavoratori in una azienda

La Spezia, 10 gennaio 2025 – Nel 2024 sono state le piccole e medie imprese, elemento portante del sistema economico spezzino, a richiedere il grosso della forza lavoro. Il 68% delle 20.240 figure professionali da assumere è stato infatti richiesto dalle aziende di piccole e medie dimensioni.

È uno dei dati che emerge dalle elaborazioni del Servizio Informazione economica e Orientamento al lavoro della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’analisi Excelsior (realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro) relativa a quanto accaduto nel 2024.

Nell’anno appena concluso è cresciuta la domanda di lavoro da parte delle imprese spezzine: il 68% delle imprese della provincia ha infatti previsto di assumere personale (a fronte del 66% dello scorso anno) con entrate previste di 20.240 unità lavorative. Accanto all’andamento positivo della domanda, è però aumentata la difficoltà a reperire le figure professionali richieste, che si è attestata al 49% a fronte del 47% registrato nel 2023.

I settori che nel 2024 hanno previsto le maggiori entrate lavorative sono stati i Servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici (6.660 le entrate), gli Altri servizi (3.650), le Industrie metalmeccaniche ed elettroniche (3.100), il Commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli con 2.660 unità e le Costruzioni con 1.770 lavoratori richiesti.

Le professioni più richieste nella provincia della Spezia nel 2024 sono stati gli esercenti ed addetti alla ristorazione (5.870 i lavoratori richiesti), gli addetti alle vendite (2.010) e il personale non qualificato nei servizi di pulizia (1.850). A seguire gli operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili (800), i Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (720) e gli Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (630).

Tra le figure richieste, per il 34,1% si è trattato di giovani (fino a 29 anni), dato uguale all’anno precedente. I giovani sono maggiormente richiesti nel comparto del Commercio al dettaglio, all'ingrosso e riparazione di autoveicoli e motocicli (dove i giovani sono il 50% delle entrate programmate) e nei Servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (41%).

Tra i profili per cui scarseggiano candidati giovani o è difficile trovarne con competenze adeguate ci sono: fabbri ferrai costruttori di utensili (in questo caso la difficoltà di reperimento è stata del 100% a fronte di una richiesta di 200 unità), operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (difficoltà pari all’89% a fronte di una richiesta di 290 unità), tecnici della salute (84% a fronte di una richiesta di 100 unità), operai specializzati nell’installazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche (77%), operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e produzione di minerali (76%), meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (66%), operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (62%), operatori della cura estetica (61).

Il problema del mismatch (disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro) è stato causato dalla mancanza di persone che si presentano ai colloqui (la difficoltà di reperimento per il 31,8% è legata alla mancanza di candidati), ma anche di persone con titolo di studio e competenze adeguate (13,1% per preparazione inadeguata).

Le principali aree aziendali di inserimento lavorativo sono state la produzione di beni ed erogazione del servizio (48,5%); le aree commerciali e della vendita (23,6%) e le aree tecniche e della progettazione (14,4%).

L’indagine annuale pone poi l’accento sul livello di istruzione ricercato: 1.650 le entrate previste per i laureati, 190 le figure professionali con istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), 6.340 i diplomati di scuola tecnico professionale, 650 i diplomati di scuola liceale, 7.640 i lavoratori con qualifica di formazione o diploma professionale.

Per quanto riguarda le imprese – soprattutto piccole e medie - che nel 2024 hanno ricercato personale, emerge che 3.030 hanno effettuato attività di formazione, che la quota di tirocinanti assunti nel 2024 è stata pari al 32% di quelli ospitati e che i canali di selezione più utilizzati sono la conoscenza diretta del candidato o la segnalazione da parte di amici e conoscenti.

Nel corso del 2024, infine, sono cresciuti da parte delle imprese spezzine gli investimenti negli ambiti della trasformazione digitale: nel settore tecnologico (come la sicurezza informatica, Internet ad alta velocità, software per la gestione dei dati, realtà aumentata a supporto dei processi produttivi), organizzativo (quali sistemi gestionali evoluti, sistemi di rilevazione delle performance) e dei modelli di business (analisi dei bisogni dei clienti, digital marketing, analisi dei mercati).

“I dati relativi al 2024 – commenta il Segretario generale della Camera di Commercio, Marco Casarino – confermano due elementi: la tenuta del sistema delle piccole e medie imprese spezzine nel proporre opportunità lavorative e, purtroppo, il permanere delle difficoltà di reperire specifiche figure professionali. Come Camera di Commercio – sottolinea Casarino - poniamo forte attenzione al tema dell’incontro domanda e offerta dedicando risorse alla riduzione del disallineamento, aspetti per i quali abbiamo realizzato la guida ‘Fai la scelta giusta’ con l’obiettivo di orientare giovani e famiglie nell’offerta formativa del territorio con un focus sui fabbisogni professionali delle imprese. Tra i dati che emergono dall’analisi annuale Excelsior è da sottolineare anche l’incremento, da parte delle imprese, degli investimenti nel digitale sia in ambito tecnologico che organizzativo”.