MICHELA BERTI
Economia

La Spezia capitale della subacquea. "Entro il 2024 un polo nazionale"

Livorno, la novità dal convegno organizzato da Fondazione Leonardo sulle tecnologie sottomarine

Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo (Foto Novi)

Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo (Foto Novi)

La Spezia, 28 marzo 2023 – La civiltà del mare, intesa come valore storico, culturale, economico, politico e di sicurezza. Questo il tema del convegno di ieri all’Accademia Navale, con un panel ricco di esperti: da quelli della Marina Militare al Cnr, il mondo universitario, la Fondazione Leonardo, l’Eni, Telecom Italia, Fincantieri, Aiad e altri ancora: e conclusioni in videoconferenza del ministro della difesa Guido Crosetto.

La civiltà del mare, dunque: ma quale mare? Per la prima volta in chiave nazionale, Marina Militare, industria e mondo scientifico hanno aperto un importante spiraglio sul mare "sotto", cioè sul mondo subacqueo. Che oggi è diventato di rilevanza strategica perché sempre più frequentato da sottomarini, scandagliato da navi di ricerca, ascoltato da boe e idrofoni specializzati. Ma specialmente perché, come ha ricordato nel suo discorso introduttivo Alessandro Profumo, ad di Leonardo (la multinazionale europea specialista nel settore delle tecnologie militari) oggi sul fondo del mare si gioca l’ultima delle sfide mondiali, in una specie di corsa al multidominio economico e strategico. Non per niente, come anche ha premesso nell’introduzione al dibattito il capo di stato maggiore della Marina ammiraglio di squadra Enrico Credendino, nelle profondità del Mediterraneo sono aumentate in modo esponenziale le presenze di unità militari delle grandi nazioni. E perché la "corsa agli abissi" significa difendere le arterie vitali dell’Italia per l’energia, dal greggio al gas ma in particolare ai cavi che assicurano le connessioni Internet, nuovi fondamentali gangli purtroppo molto vulnerabili senza le necessarie difese. Dallo sviluppo di questi temi, é emersa anche la notizia: a La Spezia entro la metà dell’anno prossimo nascerà un Polo Nazionale per la subacquea, che consentirà di mettere in rete le grandi competenze del nostro Paese, sviluppando quella indispensabile sinergia che potrà fare di una ricerca scientifica e tecnologica riconosciuta tra le prime al mondo un supporto fondamentale per l’economia e per la difesa. Un passo che affiancherà la creazione di una vera e propria Authority del mondo sottomarino, fortemente voluta dal ministro delle politiche del mare Nello Musumeci, che riunisca le competenze oggi frantumate tra otto ministeri. 

Con Musumeci, con il presidente della Leonardo Luciano Carta e il suo ad Alessandro Profumo, con il presidente della Fondazione Leonardo Luciano Violante, il ministro Crosetto ha parlato da Roma di piena sintonia del governo, assicurando le risorse necessarie a fare il “Mare Nostrum” non solo per quanto riguarda la superficie ma anche le profondità. L’Italia ne ha capacità tecnologiche, industriali e scientifiche- é stata la conclusione- purché si faccia squadra e si lavori davvero tutti insieme.