MARCO MAGI
Politica

Regione Liguria, primo consiglio per Bucci: “Le mie porte saranno sempre aperte”

Il nuovo presidente ribadisce le sue priorità: “Sanità, infrastrutture e lavoro, prima di tutto”

L'insediamento di Bucci durante il primo consiglio regionale

L'insediamento di Bucci durante il primo consiglio regionale

Genova, 26 novembre 2024 - “Ci aspettiamo un consiglio regionale che sia in grado di programmare e realizzare un futuro brillante per la nostra regione, che deve essere in crescita, un futuro che garantisca una grande qualità di vita per noi e per i nostri figli, avendo ben chiaro che la Liguria è il posto più bello del Mediterraneo per vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero”.

Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci a margine della prima seduta del consiglio regionale della nuova legislatura.

“Sarò sempre presente in consiglio regionale compatibilmente, è ovvio, con cosa avverrà e con le priorità che si presenteranno – ha aggiunto – . Ci sarò come ho fatto in consiglio comunale in questi ultimi 7 anni da sindaco di Genova: penso di essere stato il sindaco che è stato più presente in assoluto in consiglio comunale”.

“La prossima seduta del consiglio sarà dedicata alla Giunta – ha precisato – . Alcune delibere andranno sicuramente in giunta prima della fine dell'anno. La prima legge che vorrei portare in consiglio è quella che riguarda i sottosegretari, dopodiché porteremo alcune delibere importanti, soprattutto quelle sull'organizzazione della sanità. Poi ci sarà il decreto sul consigliere delegato”.

“Non penso che faremo una relazione di bilancio entro la fine dell'anno, ma comunque dobbiamo ancora vedere e approfondire i numeri di questo capitolo, per ora mi sono concentrato in particolare sulla sanità: entro un paio di settimane saranno disponibili i numeri definitivi di come chiuderemo il 2024, e lo chiuderemo bene. Le nostre priorità – ha concluso il presidente della Regione Liguria - sono sanità, infrastrutture e lavoro. Le porte del mio ufficio saranno sempre aperte per tutti, come è stato quando ero sindaco, perché tutti hanno il diritto di proporre le loro idee”.