Oltre 1300 chilometri di fede e passione. I 250 tifosi aquilotti presenti Palermo (la maggior parte partita in aereo da Pisa, con tappa immancabile a Mondello prima del match), pur nell’amarezza della sconfitta, hanno applaudito gli aquilotti al termine del match, invitandoli a guardare avanti: "Spezia meno aggressivo del solito, ma nessun dramma, una sconfitta ci può stare dopo 14 partite da imbattuti. D’obbligo tornare a vincere contro il Cittadella". In prima linea al ‘Barbera’ c’era Franco Capozza: "Nel primo tempo si è visto uno Spezia meno intenso, è arrivata una sconfitta che ci sta dopo 14 partite da imbattuti, non dobbiamo fare drammi. L’arbitro? Direi non bene... Contro il Cittadella è d’obbligo rivedere le Aquile grintose che abbiamo ammirato fino ad ora. Un plauso ai 250 tifosi bianchi protagonisti di un tifo eccezionale. Al termine della gara, nonostante la sconfitta, abbiamo applaudito i giocatori. Mi fa poi piacere sottolineare la sportività del pubblico palermitano, non ha mai ingiuriato la nostra squadra o noi supporter. Applausi anche a Nikolaou che è venuto a salutarci". Presente in Sicilia anche Sabrina Croce: "Siamo andati in tanti a Palermo con la speranza di ottenere almeno un pareggio, purtroppo non è andata così anche per merito degli avversari che hanno interpretato meglio la partita. Nella ripresa lo Spezia ha cercato di reagire, sfiorando il gol con Pio Esposito e Soleri, ma non c’è stato niente da fare. Comunque siamo usciti dallo stadio applaudendo il mister e i giocatori, ci può stare una partita storta dopo 14 positive. Lo Spezia ha le carte in regola per continuare benissimo il campionato, a partire dal prossimo match contro il Cittadella, da vincere.
Nonostante la sconfitta è stata una trasferta molto bella, i siciliani sono sempre molto accoglienti, abbiamo incontrato tifosi palermitani con i quali ci siamo scambiati le sciarpe". Invita alla serenità Umberto Sciumbata: "Primo tempo delle Aquile sotto tono, l’atteggiamento non è stato il solito, anche se nella ripresa la reazione c’è stata. Il Palermo è una grande squadra, la sconfitta ci può stare ed è resa meno amara dal pareggio del Pisa. Il primo ko stagionale credo servirà ai giocatori per far capire che in questo campionato non si può mai abbassare l’intensità, fermo restando che il Palermo ha giocato la partita della vita. Non positivo l’arbitraggio". Invita all’ottimismo Andrea Viviani: "Non mi fascio la testa per la sconfitta a Palermo. Ero sugli spalti del ‘Barbera’, sono uscito applaudendo la squadra perché il secondo tempo è stato all’altezza della situazione. Testa alla prossima partita contro il Cittadella dove dovremo tornare assolutamente alla vittoria, con una partita all’insegna dell’intensità e della voglia di lottare fin dal primo minuto. Una sconfitta indolore anche per il pareggio del Pisa. D’Angelo e i suoi ragazzi devono tenere duro, un ko non pregiudica niente, anzi deve essere motivo di ulteriore stimolo".
Fabio Bernardini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su