
Da sinistra Alessandro Andreini, Massimo Melucci e Stefano Sottili alla festa dell’Orgoglio Spezzino
I ricordi e le emozioni, tra passato e presente, nelle parole dell’ex bomber di Spezia e Pisa Alessandro Andreini, attuale team manager del Torino. Andreini, torna il derby Spezia-Pisa e la mente va a quello splendido gol realizzato l’11 aprile 1998, al ‘Picco’, per il 2 a 1 che valse la vittoria, quali ricordi?
"Fu, indubbiamente, una partita di grande livello tra due piazze e due squadre di spessore che c’entravano poco con la C2. Noi ci giocavamo i playoff, lo stesso il Pisa. Ricordo la grande cornice di pubblico, lo stadio pieno. Andammo in vantaggio con Chiappara, pareggiò Cavallo, poi io realizzai il gol vittoria con un tiro al volo dalla distanza che si insaccò ’al sette’. Apriti ‘Picco’: le emozioni, quella partita, ne presentò tante, l’adrenalina per la mia rete fece il resto, a ripensarci sento ancora addosso l’urlo della gente spezzina. Ho una foto della mia esultanza sotto la tribuna: da lì in poi entrai nel cuore degli spezzini".
Tra l’altro lei arrivava proprio dal Pisa... "Devo dire che anche a Pisa mi trovai bene, si tratta di una grande piazza come quella aquilotta. Allo Spezia mi vollero fortemente il ds Sergio Borgo e mister Luciano Filippi, con i quali lavorai nella città toscana. Accettai di venire a Spezia perché si trattava di una grande realtà e perché a Pisa non stavo giocando molto, c’erano Savoldi e Cavallo, avevo 22 anni e volevo mettermi in mostra. Ricordo che al mio primo allenamento al ‘Ferdeghini’ c’era tantissima gente, poi ebbi la fortuna di fare subito due gol all’esordio".
Un legame speciale, il suo, con Spezia. "Assolutamente sì, perché lì ho trascorso gli anni più belli della mia carriera, entrando in sintonia con la città. Una realtà che mi diede tanto e alla quale credo di aver dato altrettanto, firmando in quella stagione 13 gol. Trovai una squadra fortissima con i vari Sottili, Cioffi, Zaniolo, Chiappara, Moro, Eritreo. A Spezia ho lasciato tanti amici, quando riesco vengo al ‘Picco’. Ho affetto per entrambe le piazze, anche se pende un po’ di più per lo Spezia. Preciso che a Pisa mi hanno sempre stimato, anche perché ho fatto due gol nel derby contro il Livorno. Seguo volentieri entrambe le squadre".
Per chi tiferà domenica? "Una gara che guarderò con molto interesse, mi diventa difficile però esprimermi per il rispetto che ho verso queste due realtà. Mi auguro che questa gara finisca senza incidenti, come invece si verificarono nel 1999 quando la partita fu sospesa".
Come valuta il percorso condotto dallo Spezia e dal Pisa? "Due buonissime squadre che stanno facendo ottimi campionati. Il Pisa è forte, ma gli Aquilotti hanno forse più qualità, specie in attacco. Pio Esposito ha avuto una crescita esponenziale, fa reparto da solo, ha fisicità e qualità".
E poi c’è Lapadula... "Stravedo per Gianluca, può dare una grandissima mano. Si allenava con me a Vercelli quando io ero ormai ’anzianotto’. All’epoca aveva solo 17 anni, ma con un carisma già impressionante e tantissima voglia di arrivare. Un ragazzo eccezionale. A Lapadula dico di mettere dentro tutte le sue caratteristiche perché gli torneranno indietro, è un giocatore da ‘Picco’".
Lo Spezia può colmare il gap con il Pisa? "Ce la può fare, lo scontro diretto potrà essere quello della svolta, con una vittoria potrà proseguire in un percorso virtuoso per rosicchiare altri punti. Sarà una partita importatissima, se lo Spezia andrà a tre punti se ne avvantaggerà a livello mentale".
Quale altro giocatore potrebbe spostare gli equilibri a favore dei bianchi? "L’organico potrà fare la differenza. Se è vero che a Pisa c’è un ottimo allenatore come Inzaghi, è altrettanto vero che a Spezia c’è un trainer come D’Angelo che ha dimostrato, sia a Pisa che in riva al Golfo, il suo valore".
E il Picco sold-out? Sarebbe servito uno stadio da 15mila posti. "Il ‘Picco’ farà la differenza. So che sono rimasti fuori tanti tifosi, il ‘Picco’ pieno potrà dare una mano alla squadra. Non sono ancora stato nello stadio rinnovato, mi è stato detto che è bellissimo. Lì, c’è del resto un dirigente come Andrea Gazzoli che già rifece il ‘Mazza’ a Ferrara: bisogna fargli i complimenti per quello che ha fatto anche a Spezia".
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