C’è la mano di un grande ex dello Spezia nell’ottimo inizio di campionato dell’agguerrito Ceparana che sta recitando un ruolo da protagonista in Seconda Categoria. Marco Tarasconi, indimenticato bomber delle Aquile negli anni 80, sta guidando la squadra a ottimi risultati.
Mister era difficile pronosticare un avvio di stagione migliore di questo...
"Meglio di così non potevamo proprio fare visto che siamo a punteggio pieno. Sappiamo che la strada è ancora lunga, anche se non possiamo nascondere le nostre ambizioni. La squadra è stata costruita per stare posizioni di vertice. Dopo la retrocessione dell’anno scorso e sfumato il ripescaggio, abbiamo dovuto costruire un gruppo capace di rimettersi in gioco".
Quale il punto di partenza per una rosa competitiva?
"Abbiamo tenuto l’esperto ’zoccolo duro’ della passata squadra, inserendo 5/6 elementi di qualità".
L’avversario più temibile?
"Sono tutte squadre giovani da non sottovalutare. Tra tutte credo che Lerici, Vezzano e Monterosso siamo le più pericolose. Anche Spezia Calcio Popolare ha una buona squadra. Sarà un campionato avvincente che si deciderà solo nel finale. Noi speriamo di continuare così".
L’entusiasmo dei suoi ragazzi sarà alle stelle.
"I ragazzi vengono da 2/3 anni difficili e hanno tanta voglia di di riscattarsi. Anche la società ha lo stesso intento".
Perchè ha scelto Ceparana?
"Principalmente perché sono a casa, ma non è solo una questione di comodità. Mi piaceva l’idea di ripartire da zero. Non guardo la categoria, ma il progetto e la squadra che andrò a guidare. Qui ci sono tutti i presupposti per fare molto bene".
Di certo non le manca l’esperienza come allenatore e giocatore nel ruolo di attaccante.
"Vent’anni della mia vita li ho passati a giocare e altri 20 ad allenare. Tra le due esperienze la migliore è stata quella da giocatore allo Spezia Calcio. Ho vestito anche altre maglie ma quella bianca mi è rimasta nel cuore".
Parliamo della stagione ‘85/86’ con la promozione dalla C2 alla C1. Che ricordi ha?
"Ho bellissimi ricordi legati a quel periodo. La società era fallita, ma con l’aiuto dei tifosi siamo riusciti a disputare il campionato. In panchina c’era Carpanesi. Nell’ultima giornata con la Pistoiese siamo riusciti nell’impresa della promozione. È stato un momento bellissimo conquistato da una squadra determinata tra cui spiccavano di Borgo, Telesio, Pillon Marchisio. L’anno successivo ho poi avuto come compagno di squadra Luciano Spalletti".
Ilaria Gallione
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