Catanzaro, 30 agosto 2023 – Quanto è dura la Serie B. Lo Spezia forse se ne era dimenticato, dopo tre anni in massima serie, ma questa sera se l’è ricordato bene, affondato sotto i colpi del neopromosso Catanzaro.
Al Ceravolo finisce 3-0 per i giallorossi calabresi, autori di una prestazione di sostanza e senza sbavature, con lo Spezia che può recriminare per il rigore sbagliato malamente da Moro dopo venti minuti, ma che deve assolutamente riflettere soprattutto sulla fase difensiva: sei gol subiti nelle prime due gare di campionato sono troppi per chi – almeno nei propositi – ambisce a un rapido ritorno in Serie A.
Tre cambi per Alvini nella trasferta calabrese rispetto all’undici d’esordio: in difesa Bastoni rileva l’infortunato Reca sull’out di sinistra, mentre a centrocampo Cassata al posto di Zurkowski e in avanti Kouda al posto di Cipot. Non passa inosservata l’assenza di Verde: partito con la squadra in Calabria, non finisce neanche in panchina ed è ormai chiara la volontà del giocatore di cambiare aria e abbandonare le Aquile.
Nel Catanzaro, all’esordio stagionale nello stadio di casa, due ex: Situm e Iemmello. Lo Spezia parte bene, prendendo le redini del gioco, e dopo un primo tentativo in avvio con un colpo di testa di Moro respinto dalla difesa avversaria, poco oltre il quarto d’ora ha la prima grande occasione della gara: Kouda scatta sul filo del fuorigioco e con una grande giocata arpiona un lancio di Dragowski, venendo poi steso in area da Brighenti.
Rigore solare, dal dischetto si presenta Moro la cui esecuzione tuttavia è tutt’altro che impeccabile: conclusione lenta e centrale, che Fulignati para comodamente. Per le Aquile è il secondo rigore stagionale sbagliato, dopo quello di Salvatore Esposito in Coppa Italia contro il Venezia. L’opportunità sprecata raffredda idee e verve delle Aquile, che pur non rischiando nulla – i calabresi si vedono solo al 40’, con un'incursione di Pontisso il cui cross è intercettato in maniera decisiva da Muhl – faticano a presentarsi dalle parti di Fulignati.
Ci prova, solo nei minuti di recupero della frazione, Antonucci, ma Fulignati con un intervento non stilisticamente perfetto ma efficace, para in due tempi. Lo Spezia sembra partire meglio nella ripresa, Bandinelli al 4’ taglia in due la difesa ma Moro davanti a Fulignati non trova l’impatto col pallone. Tuttavia, alla prima vera occasione, il Catanzaro passa in vantaggio al 7’: un rilancio della difesa calabrese è addomesticato da Iemmello, che poi allarga sulla sinistra per Biasci, con l’attaccante che si accentra e poi calcia mettendo la palla a fil di palo dove Dragowski non può arrivare.
Non esente da colpe, tuttavia, la difesa aquilotta, con tre elementi incapaci di fermare l’attaccante calabrese. Con lo Spezia incapace di reagire, il Catanzaro poco prima dell’ora di gioco raddoppia: punizione di Sounas, e Nikolaou con la gamba devia quanto basta per beffare Dragowski. Alvini prova subito a cambiare qualcosa, gettando in campo Zurkowski e Krollis, ma è il Catanzaro a sfiorare il terzo gol con Vandeputte. Tris che arriva tuttavia poco prima della mezzora della ripresa: errore in fase di rilancio di Moutinho, Muhl ci mette del suo, Pompetti dai 20 metri ringrazia e lascia partire un sinistro che incoccia il palo e finisce alle spalle di Dragowski. Per le Aquile è notte fonda, ma l’occasione per riscattarsi arriva presto: domenica a Cesena contro il Como.
Il tabellino
Catanzaro-Spezia 3-0
CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti, Krajnc; Sounas (17’ st Oliveri), Ghion (34’ st Verna), Pontisso (24’ st Pompetti), Vandeputte; Biasci (34’ st Donnarumma), Iemmello (24’ st D’Andrea). A disposizione Sala, Krastev, Curcio, Brignola, Stoppa, Veroli, Katseris. Allenatore Vivarini SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Muhl, Nikolaou, Bastoni (27’ st Moutinho); Cassata, Esposito S., Bandinelli (15’ st Krollis); Kouda (15’ st Krollis), Moro (20’ st Esposito F.), Antonucci (27’ st Cipot). A disposizione Zoet, Zovko, Ekdal, Pietra, Gelashvili, Candelari, Hristov. Allenatore Alvini. Arbitro: Zufferli di Udine (assistenti Scarpa di Reggio Emilia e Arace di Lugo di Romagna; quarto ufficiale Ubaldi di Roma. Var: Paterna di Teramo. Avar: Paganessi di Bergamo) Marcatori: 7’ st Biasci, 15’ st autogol Nikolao, 28’st Pompetti Note: spettatori 12.196. Al 20’ p.t. Fulignati para un calcio di rigore calciato da Moro. Espulso Oliveri al 49’ st. Ammoniti Scognamillo, Vandeputte, Amian, Bandinelli. Angoli 7-6 per il Catanzaro. Recuperi 2’ pt e 5’ st
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