"I migliori anni della nostra vita". Le note di Renato Zero, sullo sfondo delle immagini raffiguranti le splendide coreografie realizzate dai tifosi spezzini negli ultimi cinquant’anni, hanno scandito levato le emozioni dei tantissimi appassionati dei colori bianchi presenti alla presentazione del libro ’Nessuno vada alla Spezia’. Cinquant’anni di movimento ultras nella nostra città, dalla fondazione nel lontano 1974 allo scioglimento nel 2013, con l’eredità assunta dalla Curva Ferrovia, ripercorsi in cinquecento pagine di racconti, aneddoti, fotografie e articoli di giornale. Anche per chi ultras non è, ma in quanto tifoso dello Spezia ha vissuto in parallelo le vicende dei giovani che per mezzo secolo si sono ritrovati dietro gli stendardi Ultras Spezia 1974 e Curva Ferrovia La Spezia, sono affiorate sensazioni forti per i ricordi di vita al seguito delle Aquile, riemersi nel corso della presentazione del libro. Le parole dell’avvocato Massimo Lombardi, coadiuvato nell’esposizione dell’evento da Federico La Valle, hanno spiegato benissimo i sentimenti dei tantissimi tifosi aquilotti presenti.
"Nel ricordo di quella vecchia curva che aveva la rete rigida verde, quando con le bandierine fatte dalle nonne sono nati gli Ultras Spezia – ha spiegato Lombardi – noi della generazione degli anni ‘80 decidemmo nel 2000 di fare delle interviste, ritrovandosi alla gelateria Cavallotti. La vecchia guardia ci portò, in un flash back nel tempo, agli anni ‘70 sotto i portici di via Chiodo, al Bar Malta, al Cavallino, alle riunioni in cui le passioni sfrenate per le Aquile erano ragioni di vita. Li ricordiamo al centro della gradinata, nella trasferta di Pisa e nei gradoni del ‘Picco’ in cui spariscono le differenze sociali e politiche. In quella curva siamo tutti uguali, perché il tifo spezzino è unico ed è una folle passione popolare. Viva la Curva Ferrovia in continuità degli Ultras Spezia".
Una linea di passaggio segnata simbolicamente dalla consegna del primo libro degli Ultras, coniato negli anni 2000, dalle mani di uno dei fondatori, Arturo Riva, a quelle di un giovane supporter della Curva Ferrovia. Un passaggio di consegne ideale condiviso anche dagli ideatori del libro: Filippo Repetto, Daniele Pecci, Emilio Briselli e Gianni Cafiero. Scroscianti gli applausi dei centinaia tifosi presenti, anche nel ricordo dei supporter sezione Paradiso (rammentati Paolo Valobra e Maurizio Cacciavillani recentemente scomparsi) con la spettacolare torciata finale in gradinata a ricordare il calore e la passione che da sempre anima il popolo bianco.
Fabio Bernardini
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