
Il tecnico aquilotto ha festeggiato le 200 panchine in B. "Non cambia nulla, pensiamo al Cesena"
Via, al di là del risultato, non si può negare che, questo Spezia-Pisa, sia stato ancora una volta, un derby da ricordare. Due volte in svantaggio, ma ha sempre pensato di poterla rimettere in piedi?
"Il primo tempo è stato equilibrato e il mio pensiero, nel momento in cui abbiamo pareggiato all’ultimo minuto – dice Luca D’Angelo – è stato che mentalmente, il Pisa avrebbe potuto accusare il colpo. Invece, quando siamo rientrati, ci hanno fatto subito gol e la situazione si è capovolta. La mia squadra è riuscita comunque a rimettersi in piedi e a trovare un buonissimo secondo tempo, contro una squadra molto forte".
Dove avete trovato la forza collettiva di ribaltare la situazione?
"Le due squadre si somigliano abbastanza, loro fisicamente hanno tenuto molto bene il confronto, come ci è accaduto di rado in questo torneo. La nostra bravura è stata di rimanere freddi anche nel momento più complicato: prendere il 2-1 ad inizio ripresa, poteva essere letale, però ci siamo messi sotto e segnato il 2-2, per poi capire che potevamo andare oltre, anche perché c’era il grande sostegno di tutto lo stadio".
Quanto è stato determinante il pubblico?
"Con quella spinta è salita la carica agonistica del gruppo e sono nate tante possibilità, con mischie e calci piazzati. Il match non è stato calcisticamente rilevante, ma dal punto di vista temperamentale sì. Sul 2-2 giocare sotto la Curva Ferrovia è stato davvero difficile per i nostri avversari".
L’energia del gruppo parte da lontano?
"Ogni turno ci sono in campo dagli 8 agli 11 undicesimi della scorsa stagione, e dopo quel percorso impervio, arrivati ad un passo dal baratro della retrocessione, si sono fortificati. C’è grande unità e forza di reagire sempre".
Cambia qualcosa con il Pisa di nuovo a soli 3 punti?
"No, dobbiamo solo pensare alla prossima gara, cercando di fare risultato pure a Cesena".
La maggiore difficoltà nella prima parte della gara?
"Il Pisa si difendeva bene e ripartiva con grande velocità e fisicità, sebbene non si siano prodotte molte occasioni. Essere stati contratti all’inizio, ci ha liberato dopo il 2-2".
Festeggia le 200 panchine in B nel modo migliore?
"Delle recenti partite casalinghe, quella più difficoltosa, l’abbiamo vinta. Contro il Palermo e il Catanzaro abbiamo disputato due incontri straordinari e una l’abbiamo addirittura persa. Questo è il calcio".
Dopo il 2-1 si è girato verso la panchina e abbiamo letto il suo labiale, ‘Wisniewski è in difficoltà’, poi però ha segnato...
"Si vede che capisco poco di calcio – sorride il tecnico – Quelle telecamere sono terribili e il ragazzo... mi ha smentito".
In ultimo Lapadula, ancora a secco ma fondamentale. Un suo giudizio?
"Non mi esprimo mai sui singoli, ma questa volta no: è stato il migliore in campo. Una prestazione straordinaria, soprattutto dal punto di vista della personalità, mettendo in difficoltà difensori esperti come Caracciolo, Canestrelli e Bonfanti".
Marco Magi
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