
Spezia-Empoli sarà una sfida dai risvolti a dir poco emozionanti per il mister dell’Under 17 aquilotta Antonio Di Natale. Una sorta di match in famiglia per l’ex bomber della Nazionale visto che a Empoli si trasferì a soli tredici anni, proveniente dalla scuola calcio ‘San Nicola’ di Castello di Cisterna, per poi risiedervi stabilmente con la famiglia da ormai 26 anni. Ben 159 le partite disputate da Di Natale con l’Empoli, tra Serie B e Serie A, con 49 reti realizzate e una promozione nella massima serie. Peraltro per Di Natale l’intreccio di venerdì prossimo sarà un dejà vu visto che già nell’attuale stagione, alla guida della sua formazione Under 17 aquilotta, ha già affrontato gli azzurrini nel quale milita il figlio Filippo.
Di Natale, Spezia-Empoli è una partita speciale per lei.
"Con Empoli ho un bel rapporto, in Toscana sono cresciuto calcisticamente e ci vivo. L’Empoli ha sempre dimostrato di lavorare bene, ogni anno crescono molti giocatori importanti, ha sempre vinto tanti campionati e il presidente ci mette il cuore. Vedo analogie con lo Spezia: anche in riva al Golfo c’è una proprietà importantissima e un grandissimo direttore come Angelozzi. Due piazze importanti che vivono di calcio. Si affronteranno due squadre forti che lotteranno per il secondo o terzo posto".
Sulla panchina dell’Empoli siede il suo ‘maestro’ Marino che lo scorso anno la volle come suo collaboratore proprio allo Spezia.
"Ho un grandissimo rapporto con lui. Marino e Angelozzi mi hanno dato la possibilità di lavorare a Spezia, è un allenatore che fa giocare molto bene le squadre come del resto Italiano".
Che partita immagina dopo il lungo stop?
"Credo che i ritmi non saranno così elevati, i giocatori si dovranno abituare. In questi ulteriori due mesi di campionato avrà la meglio chi sta bene fisicamente e mentalmente e non avrà infortuni. In tal senso lo Spezia potrà trarre vantaggio dalla rosa molto ampia. La squadra è allenata da un tecnico bravissimo come Italiano e ha tanti giocatori che possono fare la differenza in Serie B".
La svolta può arrivare dall’attacco?
"A Udine mister Francesco Guidolin ripeteva sempre che l’attaccante migliore è quello che fa sette o otto gol da tre punti ciascuno. Lo Spezia là davanti a tanti giocatori bravissimi, se riusciranno a portare punti fondamentali la squadra bianca potrà vincere il campionato. Personalmente punto moltissimo su Galabinov, se sta bene può fare la differenza".
Lo Spezia potrà raggiungere la Serie A?
"Le Aquile hanno tutte le possibilità per arrivare fino in fondo. Quest’anno la squadra è più forte di quella dello scorso torneo, può centrare l’obiettivo della promozione in massima serie".
Le piacerebbe proseguire la sua esperienza nel settore giovanile dello Spezia?
"Quella con l’Under 17 è stata un’esperienza molto forte che mi servirà nel percorso di crescita volto ad allenare un domani i ‘grandi’. Ma io sono nato per andare per gradi, ora vorrei continuare a lavorare con lo Spezia, con Angelozzi e Alberti ho un rapporto ottimo".