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Echenique, grinta e umiltà. "Lerici, vinciamo"

Il centroboa argentino mette a disposizione la sua esperienza. "Dopo il bronzo ai giochi Panamericani ora sogno la promozione in A2"

Echenique, grinta e umiltà. "Lerici, vinciamo"

Echenique, grinta e umiltà. "Lerici, vinciamo"

Nell’ultimo incontro del 2023 contro Livorno, disputato con la calottina del Lerici Sport, ha messo a segno un pokerissimo. E, con l’anno nuovo, va avanti verso la strada a caccia della promozione, obiettivo che non nasconde. Conosciamo meglio Tomàs Echenique, nuovo centroboa dei Coccodrilli: acquisto di lusso che il club del presidente Sammartano si è assicurato per la stagione da poco iniziata. Il giocatore è il capitano della nazionale Argentina, suo paese di origine: 30 anni, nato a Rosario, ha già messo in bacheca tanti riconoscimenti importanti. Arriva da una famiglia numerosa, con grandi tradizioni sportive. "Sì, sono l’ultimo di 12 fratelli: andiamo d’accordo, ci sentiamo tutti tramite un gruppo WhatsApp; gli altri sono a Rosario, io e Gonzalo, che gioca nella Pro Recco (attualmente impegnato negli Europei con gli azzurri) gli unici in Italia; oltre a noi, un altro fratello pallanuotista, Ignazio e una sorella sincronette, Clara, hanno vestito i colori della selezione biancoceleste".

Con ’Chalo’ siete vicini: che rapporto avete?

"Ha influito molto su di me e la vicinanza ci permette di vederci: è il mio unico familiare qui, abbiamo un bel rapporto e nutro per lui tanta ammirazione. Oggi giochiamo in due nazionali diverse, ma ci sosteniamo con orgoglio".

È letteralmente arrivato dall’altra parte del mondo...

"Vero! Ho vissuto a Rosario fino ai 21 anni, facendo una bella vita, insieme alla famiglia, agli amici, ai nipoti e poi il salto. Mi piace fare sport qui: ho già giocato a Civitavecchia (A2) e Palermo (C) e si vive diversamente, dando molto importanza, come in Spagna (dove ha militato con Granollers, Horta, Sant Feliu e Molins de Rei, in A1 e A2). Mi trovo bene in questo paese, gli italiani hanno il sangue caldo come noi" dice ridendo.

Questo è l’anno delle Olimpiadi: quali sono i suoi sogni sportivi?

"Arrivo da uno storico bronzo ai giochi Panamericani: abbiamo fatto la storia, conquistando la medaglia dopo 60 anni, un’esperienza incredibile. Ovviamente, come tutti gli sportivi, sarebbe il sogno massimo partecipare ai Giochi, ma ora mi concentro sugli obiettivi alla portata e il primo è la promozione in A2 con il Lerici"

E qual è stato l’approccio con il club?

"Anzitutto, ringrazio coach Sellaroli per la fiducia: senza di lui, non sarei mai arrivato qui. Sono pronto a faticare con la squadra, con l’umiltà di sapere che sono l’ultimo arrivato, dando il mio apporto. Mi è molto piaciuto partecipare alla presentazione della squadra, vedere tutti i giovani e anche le sincronette".

Chi è Tomàs fuori dalla piscina?

"Un ragazzo tranquillo, con la vita di un professionista che lavora tanto; mi piace il calcio, tifo Inter per via di Zanetti, seguo la Premier League e la pallavolo e soprattutto i Newell’s Old Boys, formazione di Rosario; inoltre, gioco a padel. I miei idoli sono Messi, Ginobili e ovviamente, mio fratello: ha vinto molto, è umile, imparo sempre da lui".

E nel futuro, cosa vede?

"Per il mio paese, spero che da qui a dieci anni possa tornare com’era, sono contento della scelta fatta nelle elezioni: si stava bene, ora manca la sicurezza, anche se Rosario resta una città bellissima. Personalmente, in un futuro lontano, vorrei allenare i piccoli, insegnare a loro com’è stato fatto con me, mentre in quello prossimo, vorrei centrare la promozione con il Lerici: abbiamo fatto la storia nei giochi Panamericani, non vedo perché non bissare qui".