REDAZIONE LA SPEZIA

Esposito è un talento coltivato da mister Marino

L’importanza della fede, il ruolo determinante del padre, gli idoli Rossi e Totti. E’ anche comproprietario della società dilettantistica Voluntas

Un talento purissimo, che coniuga tecnica a efficacia tattica e agonistica, con una naturale predisposizione alla fase di interdizione non disdegnando l’impostazione e con l’eccellenza nel calciare le punizioni con il suo destro dolce. Queste le caratteristiche del futuro neo aquilotto Salvatore Esposito, classe 2000, che dopo ben 119 presenze in Serie B nelle fila del Chievo e della Spal, è ora pronto a esordire in Serie A con le Aquile. Ufficialmente non si può ancora parlare di un giocatore dello Spezia, ma l’accordo è ormai definito sia con la Spal, la cui area tecnica è affidata a Fabio Lupo (era presente al ‘Picco’ nel match contro l’Udinese), con la quale si è stabilito la corresponsione di una somma di circa tre milioni di euro per l’acquisizione del cartellino a titolo definitivo, sia con l’entourage del giocatore al quale sarà garantito il prolungamento del contratto fino al 2026 e un sensibile ritocco dell’ingaggio. Le firme sono previste dopo Natale. Esposito è un giocatore di prospettiva che raggiungerà la Serie A a 22 anni dopo tanta gavetta, specie in Serie B dove ha iniziato il suo percorso di crescita prima nel Chievo agli ordini di mister Marcolini e Aglietti - giocò anche le due semifinali playoff contro lo Spezia nel 2020 - e, successivamente, nella Spal dove le cure dell’ex mister delle Aquile Pasquale Marino sono state determinanti per la sua crescita. Marino puntò moltissimo sulle qualità del centrocampista napoletano che lo ripagò con prestazioni di spessore che gli fruttarono cinque gol (il primo in stagione, contro l’Empoli, su assist del fratello Sebastiano) e quattro assist. Nel campionato successivo (2021-22) qualche difficoltà in più in correlazione alla non esaltante annata della formazione estense, affidata sulle prime a mister Clotet e poi a Venturato. Alla resa dei conti, però, anche lo scorso anno, il mediano dai piedi vellutati ha accumulato 35 presenze con tre reti e altrettanti assist. Il resto è storia recente con le 17 presenze totalizzate fino ad ora nella Spal, condite da due reti e altrettanti assist. Il tutto impreziosito dalla convocazione in Nazionale maggiore con l’esordio indimenticabile in azzurro, l’11 giugno 2022, a 21 anni, nel match contro l’Inghilterra, in Nations League, quando è subentrato a Lorenzo Pellegrini. Due le fonti di ispirazione per il napoletano: Daniele De Rossi, suo attuale allenatore alla Spal e Francesco Totti del quale ha un tatuaggio sul braccio destro. A corollario, un ruolo importante nella vita di Esposito è ricoperto dalla fede cattolica, prova ne è che l’immagine della Madonna ricorre costantemente nei suoi profili social e sulla fascia di capitano. Input importanti per la sua carriera provengono poi dal padre Antonio che è stato un giocatore professionista oltreché un allenatore di calcio. Tra le curiosità, Salvatore Esposito è anche uno dei proprietari, insieme al fratello Sebastiano, giocatore dell’Anderlecht, della società dilettantistica bresciana Voluntas, un’autentica fucina di campioni dalla quale hanno spiccato il volo Acerbi, Baronio, Pirlo, Corini, i fratelli Filippini, Bonazzoli. Un legame affettivo quello di Esposito con la Voluntas, visto che vi approdò giovanissimo proveniente dalla scuola calcio Napoli club Castellammare di Stabia.

Fabio Bernardini