MARCO MAGI
Sport

Federciclismo, prosegue la corsa di Mannelli : "Risultato di squadra, pensiamo al territorio"

Il 53enne commercialista spezzino confermato per la sesta volta alla guida dei revisori dei conti. "La presidenza? In futuro chissà" .

Da sinistra Cozzani, Dagnoni e Mannelli

Da sinistra Cozzani, Dagnoni e Mannelli

La SPEZIA

Per il sesto mandato consecutivo, il 53enne commercialista spezzino Simone Mannelli, è stato eletto presidente del collegio dei revisori dei conti della Federciclismo nazionale. Un riconoscimento da parte delle società ciclistiche, della qualità del suo operato.

Una dimostrazione di fiducia?

"È stata una vittoria di squadra – dice Mannelli – che ha portato al rinnovo al vertice del presidente Cordiano Dagnoni" al ballottaggio, vinto col 60% per cento delle preferenze, su Silvio Martinello "all’elezione di tutti e 3 i vicepresidenti e di 3 consiglieri sui 4 posti disponibili". Un risultato atteso?

"Se nello scorso mandato l’ascesa di Dagnoni era stata una sorta di sorpresa, in quest’occasione viene premiato un team che si è alacremente adoperato per far sì che giungessero i grandi risultati a livello sportivo, fra medaglie e successi internazionali".

Come commenta questo suo ennesimo traguardo di rilievo?

"I delegati in assemblea sono espressione dei territori. Sui 233 aventi diritto, soltanto uno era spezzino (Alessio Baudone che, con Renato Pardini, ha introdotto un ventennio fa Simone nella Federazione, ndr) e in totale 4 in Liguria. Nel confronto con candidati di altre 6 regioni, credo sia significativo aver ottenuto il 56 per cento delle preferenze. Significa che l’apprezzamento arriva, effettivamente, dalla base".

Lei è conosciuto sul territorio nazionale per le sue qualità umane e professionali. Non a caso, da diverso tempo, si parla di lei come futuro presidente della Federazione...

"Mi gratifica enormemente questo apprezzamento però, come a qualsiasi incarico dirigenziale che mi è stato proposto anche in ambito non sportivo, ritengo vada data la giusta importanza. In questo momento della mia vita professionale, non posso concedermi ‘divagazioni’ e togliere risorse alla mia attività primaria di commercialista, che è prevalente rispetto a qualunque altra. Non escludo che in futuro, il sogno della presidenza possa diventare realtà".

Per quattro anni cosa promette, oltre al rigore e la precisione che da sempre la contraddistinguono?

"Di svolgere ancora le mie mansioni con la massima trasparenza. Garantisco il mio impegno per tutto il movimento ciclistico e non farò mancare il mio apporto nell’organizzazione delle manifestazioni nel territorio spezzino".

Ad accompagnarla in questa sua sortita nella capitale, anche Corrado Cozzani, ex vicepresidente della Federciclismo ligure.

"Un’amicizia nata da bambini, ovviamente sui pedali, che dura da una vita. Perché lo sport, non è solamente esempio di etica, rispetto, sacrificio disciplina, ma pure un eccezionale elemento di coesione, che crea legami indissolubili".

Marco Magi

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