
Cesarini in una foto tratta dal sito web della Fezzanese
Una vittoria di prestigio e una prova d’orgoglio per Fezzanese che, già retrocessa matematicamente, batte con un secco 4-2 a Seravezza il blasonato Siena. Fezzanoti protagonisti di una grande prova collettiva contro la quinta forza del girone, in un match che ha anche fatto registrare l’esordio in serie D due giovani Ferrari e Carli e soprattutto il rientro in campo (dopo circa un anno e mezzo di inattività) di Cesarini, ex di turno della partita.
I verdi si confermano così la bestia nera dei senesi, battuti anche all’andata. Comprensibilmente soddisfatto della prestazione mister Andrea Gatti: "Con il Siena è stata fatta una prestazione di alto livello, grazie al sacrificio, alla serietà e allo spirito che contraddistingue questa società. Avevamo in campo molti giovani ai quali vogliamo dare ancora spazio. Chi è sceso in campo ha dato dimostrazione di forza fisica, mentale e qualitativa, contro una squadra forte in ogni reparto. Non faccio mai nomi, ma ora è doveroso farlo per due giovani. Il primo è Riccardo Ferrari 18 anni, all’esordio assoluto in serie D, il settimo juniores che faccio debuttare sotto la mia gestione. Sentiremo parlare tanto di questo ragazzo. L’altro ‘giovane’ da menzionare è Alessandro Cesarini che a 35 anni ha ancora voglia, fame e determinazione di un 18enne all’esordio. Dopo quasi un anno e mezzo di assenza per infortunio, si è ripresentato trascinando tutti a questa grande vittoria, peccato che dopo pochi secondi che era in campo non sia riuscito a segnare sulla prima palla giocata, solo per pochi centimetri. La Fezzanese deve ripartire da questi giocatori".
Felice del rientro Cesarini, una giornata attesa da tempo. "Un’emozione indescrivibile, uno dei giorni più belli della mia vita. E non è la classica retorica. Ho sofferto tantissimo, sono stato più di un anno lontano dal campo, con dolore tutti i giorni e a 35 anni puoi anche pensare che sia finita. Però ho anche pensato di rivivere questo momento qua, queste emozioni. Mio figlio piangeva quando mi sono rotto il ginocchio a Livorno, mi ha visto uscire in barella. Gli ho promesso che sarei tornato a giocare e ho dato tutto me stesso per riuscirci. Quindi devo dire grazie alla mia famiglia, a mia moglie e ai miei due bimbi, alla famiglia Stradini e a tutta la Fezzanese che è piena di persone per bene. Cosa farò l’anno prossimo? Devo ringraziare Dio, sono fedele alla Madonna che mi ha dato la possibilità di tornare in campo. Questa è la prima cosa, ora penso alle ultime due gare, poi vedremo in estate. Se il mister e la società non si saranno ’stufati’, sarò orgoglioso e onorato di far parte della rinascita della Fezzanese".
Nella prossima giornata Fezzanese sarà di scena sul campo dell’Orvietana.
Paolo Gaeta
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