MIRCO GIORGI
Sport

I meriti dello staff di Italiano per la salvezza

Il secondo Niccolini, il collaboratore tecnico Turati, i tre preparatori atletici Tito, Campo e Lorieri

di Mirco Giorgi

Quando si parla di una squadra di calcio non si spende mai una parola per chi lavora dietro le quinte. Con Vincenzo Italiano, tutto il suo staff lo seguirà anche in questa stagione. A partire dal vice, il fiorentino Daniel Niccolini (1982), che conobbe il tecnico a fine carriera alla Vigontina San Paolo, squadra padovana di serie D. Solo 5 presenze per un giocatore agli sgoccioli, anche per via di un grave infortunio. A fine stagione, nel 2016, la proposta di diventarne il secondo. Da allora Niccolini, che si chiama Daniel in onore di Passarella, cresciuto in braccio ai campioni della Fiorentina, di cui il padre Maurizio è dirigente del settore giovanile da una vita, giocatore viola egli stesso ai tempi della Florentia in C2, ha seguito Italiano in tutte le tappe successive, condividendone la scalata.

Il collaboratore tecnico Marco Turati (1982) è arrivato allo Spezia due anni fa, appena smesso di giocare con il Siracusa dopo una lunghissima carriera tra B e C. Turati è amico da sempre di Italiano, ex compagno di squadra al Verona.

Dei tre preparatori atletici, Ivano Tito (classe 1963) è un autentico e stimatissimo veterano, alla ventinovesima stagione professionistica. Un giramondo prelevato dal Pordenone la scorsa estate, che di Italiano fu preparatore atletico al Chievo, con Iachini in panchina: una fantastica promozione in A nel 2007-08 e i successivi mesi in massima serie, fino all’esonero del tecnico marchigiano. Piero Campo (1985) è invece uno dei tanti che ha condiviso con Italiano l’esperienza al Trapani.

L’unico che era allo Spezia prima di Italiano è il versiliese Simone Lorieri (1987) figlio del grande Fabrizio, portiere di lungo corso in serie A e anche allo Spezia per pochi mesi a fine carriera. Famoso per essere il personal trainer di tanti vip, specializzato in recupero funzionale e riatletizzazione, assurse alla fama nazionale per essere stato il preparatore personale di Francesco Acerbi dopo la grave malattia che lo aveva colpito. Non a caso, uno dei primi a congratularsi per la promozione dello Spezia in A fu proprio il capitano della Lazio, ex Aquilotto ai tempi della Primavera, prima di venire svincolato d’ufficio per il fallimento.

L’allenatore dei portieri Angelo Porracchio (1984) non ha un passato rilevante da calciatore, ma in compenso una lunghissima gavetta da preparatore passata anche per gli Stati Uniti. Anche lui è un ex Trapani, come il match analyst Stefano Firicano (fratello del più noto Aldo), che vanta un’esperienza decennale da allenatore del settore giovanile siciliano.

Una parola per il lunigianese Mirko Ballestracci, addetto al recupero degli infortunati, formatosi alla scuola dell’aullese Riccardo Contigliani, e per il team manager Giovanni Panetta, anch’egli proveniente dal Trapani.