di Fabio Bernardini
Possente, combattente, ambizioso, mai banale. Mbala Nzola, classe 1996, nel suo anticonformismo misto ad apprezzabile sincerità non è il classico giocatore avvezzo a rilasciare dichiarazioni per attirarsi le simpatie dei tifosi, quanto piuttosto un uomo sempre originale nelle sue affermazioni. Fa ad esempio scalpore il modo in cui, con tono fermo e sicuro, ribadisce un concetto a lui caro: "Lo Spezia si salverà al cento per cento, state tranquilli!".
Nzola, un bilancio di questi due anni allo Spezia? Soddisfatto delle 58 presenze totalizzate in maglia bianca condite da sette gol in Serie B e tredici in Serie A?
"Direi di no, perché avrei voluto realizzare più gol nella massima serie. Ho le capacità per fare di più, gli undici gol realizzati nello scorso campionato per me sono pochi. Quest’anno c’è una squadra un po’ più giovane, meno esperta, il mio primo obiettivo è quello di aiutarla ad ottenere la salvezza. Poi è chiaro che i gol e gli assist sono importanti, ma a complemento del fine primario".
Qual è la soddisfazione più grande ottenuta con le Aquile?
"La promozione in Serie A, ancor più della salvezza. Il primo gol in Serie A a Benevento l’ho considerato all’insegna della normalità".
A fine agosto sarebbe dovuto partire per altri lidi, è contento di essere rimasto allo Spezia?
"Dopo il buon campionato disputato nella scorsa stagione avrei voluto fare un ulteriore step di crescita nella mia carriera, però sono rimasto qui e come tale le mie energie sono ora tutte deputate a fornire belle prestazioni e realizzare più gol possibili. Sicuramente avrò modo, in futuro, di ritagliarmi spazi importanti per la mia carriera, per me è importante essere ambizioso, mi aiuta ad andare avanti".
Lo Spezia è il club con il quale ha giocato di più. Qual è il rapporto con l’ambiente aquilotto?
"I tifosi mi hanno accolto bene come se fossi stato a Spezia da molti anni, verso di loro ho stima. Mi ha fatto piacere lo striscione che mi hanno fatto. Di sicuro, se sto bene fisicamente, in campo do tutto".
Lunedì prossimo sarà titolare nel match dell’Olimpico contro la Roma. Sarà emozionato?
"Io non mi emoziono mai, mantengo sempre la lucidità".
Nello scorso campionato non giocò la gara contro i giallorossi nello stadio capitolino perché infortunato, mentre nel match di ritorno offrì i due assist a Pobega e Verde. Il suo obiettivo per lunedì?
"Conquistare la vittoria con lo Spezia. Se poi riuscirò a fare un gol o un assist ben vengano".
La partita contro la Roma la reputa una mission impossible? "La parola impossibile nel calcio non esiste. Rispettiamo la Roma, cercheremo di difendere e attaccare tutti insieme per ottenere un buon risultato. Mi sbilancio, non credo che sarà una partita così difficile come la si dipinge".
Lei fa parte della vecchia guardia, si sente di recitare un ruolo da leader per i più giovani? "Un po’ sì, voglio essere un punto di riferimento per loro, essere preso di esempio per il mio impegno e la mia grinta".
Con mister Motta, dopo le difficoltà iniziali, c’è ora una grande sintonia.
"All’inizio non lo conoscevo, né lui conosceva me. Ero però certo che, col tempo, avrei dimostrato le mie qualità, cosa che è avvenuta. Mi fanno piacere le considerazioni positive del mister nei miei riguardi, io sono fatto così: se mi trasmetti fiducia, cerco di profondere il triplo delle energie per ripagarla".
Manca un suo gol decisivo ai fini del risultato....
"Speriamo arrivi a Roma"
Quanti gol si propone di realizzare nell’attuale campionato? "Sicuramente più di undici".
La Nazionale angolana?
"Orgoglio e felicità".