Lo Spezia porta a casa un punto da Cosenza. Soleri va vicino al gol, poi brivido nel finale

Pareggio giusto contro i rossoblù dell’ex tecnico Alvini. Terzo risultato utile consecutivo delle Aquile, ’graziate’ dall’errore di Sankoh

Lo Spezia porta a casa un punto da Cosenza. Soleri va vicino al gol, poi brivido nel finale

Salvatore Esposito in azione (foto Liverani)

COSENZA

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SPEZIA

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COSENZA (3-4-1-2): Micai; Venturi, Camporese, Caporale; Ciervo, Charlys, Florenzi (25’ st Mauri), D’Orazio (16’ st Ricciardi); Kouan (25’ st Rizzo Pinna); Fumagalli (43’ st Zilli), Mazzocchi (16’ st Sankoh). (A disp. Baldi, Vettorel, Cimino, Martino, Dalle Mura, Kourfalidis, A. Hristov). All. Alvini.

SPEZIA (3-5-2): Sarr; Wisniewski, Mateju, Bertola; Elia (18’ pt Vignali), Nagy (26’ st Bandinelli), S. Esposito, Cassata (35’ st Candelari), Aurelio; Di Serio (35’ st Falcinelli), Soleri (26’ st P. Esposito). (A disp. Mascardi, Ferrer, Degli Innocenti, Reca, Benvenuto, P. Hristov, Giorgeschi). All. D’Angelo.

Arbitro: Di Marco di Ciampino (assistenti Laudato di Taranto e Niedda di Ozieri, quarto ufficiale di gara Castellone di Napoli; Var Dionisi dell’Aquila, Avar Miele di Nola).

Note: spettatori 8.006. Ammoniti D’Orazio, Mateju, Charlys, Cassata, S. Esposito. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 2-2. Angoli 5-6. Recuperi 2’ pt e 4’ st.

COSENZA – Prima missione: non subire gol. Fatto. Seconda missione: continuare a rimanere imbattuti. Fatto. Terza missione: agguantare l’inedita coppia in testa alla classifica (Reggiana-Juve Stabia). Quasi fatto. Insomma i tre turni che hanno aperto la stagione in Serie B dello Spezia di D’Angelo, palesano alcuni concetti: intanto che sulle palle inattive gli avversari devono avere paura. Per fisicità, schemi e precisione di Salvatore Esposito (che sta migliorando sempre più). Le due occasioni più importanti, al 31’ del primo tempo e al 17’ della ripresa, di testa, arrivano dal corner. La prima volta colpisce Wisniewski (a sostituire Hristov, a riposo per evitare sovraccarichi) e Fumagalli sfiora l’autorete mandando sulla traversa; nella seconda Soleri chiama in causa Micai, che risponde con ottimi riflessi. Fa confusione il Cosenza a centrocampo, mentre sulle fasce Aurelio prima ammutolisce Ciervo, poi però soffre Ricciardi e non poco per una mezz’ora, quando il cosentino entra e col compagno s’inverte di fascia. Poche le occasioni e sebbene i calabresi dell’ex Alvini contino sul possesso palla, i continui fraseggi portano a pochi inserimenti. Ci pensa spesso Micai ad innescare i trequartisti.

Ma i difensori comandati da Mateju non rischiano praticamente mai, merito comunque al superlavoro di Esposito senior (autore anche di una buona punizione, appena fuori area, dopo il rigore assegnato da Di Marco e revocato, giustamente, dal Var). Le punte continuano a miscelarsi, ma il risultato non è molto appagante e nessuno di loro, al di là della vampata di Soleri, è ancora capace di ferire con continuità (Candelari entra dopo, per un problema nella rifinitura). Quando si pensa ai 2 punti persi (in attesa della casalinga di domenica col Cesena), è bene ricordare l’episodio che chiude il match: nel recupero Sankoh che, con la palla da appoggiare in rete, spara alto. Grazie.

Marco Magi

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