La Serie A dello Spezia, lo scudetto del ’44 e il progetto ’Palla alle donne’ sbarcati a Mediaset. Che la Serie A cambiasse il mondo lo potevamo solo supporre guardando da sportivi e dall’esterno, ora che dopo 114 anni è arrivata, verrebbe da dire "Che vi siete persi". Ogni giorno si parla della squadra, della società, della città e dei progetti legati a questa grande kermesse. Peccato gli stadi chiusi, ma riapriranno. Per forza. Intanto ogni giorno oltre al mercato si parla di noi. Mercoledì una troupe di Mediaset con il collega Simone Cerrano e il direttore del Tg Andrea Pucci sono sbarcati alla Spezia. Visita al ‘Ferdeghini’ e interviste al presidente Stefano Chisoli e al vice Andrea Corradino, poi al sindaco Pierluigi Peracchini e all’assessore Giulia Giorgi con il suo progetto ‘Palla alle donne contro ogni violenza’. E ieri a Sport Mediaset delle ore 13,20 su Italia Uno è andato in onda il servizio sullo Spezia.
Il sindaco: "I nostri ragazzi da sempre venivano al ’Picco’ accompagnati dai genitori e la tradizione deve continuare. Lo Spezia in Serie A è una opportunità per rafforzare il senso di appartenenza delle nuove generazioni. Arriveremo dove il patron Volpi vorrà ". Il presidente Chisoli: Vogliamo una squadra che giochi bene e diverta, per questo abbiamo confermato Italiano, siamo una matricola ma il sogno non può durare qualche mese soltanto". Il vice Corradino parla dello scudetto del ’44: "Quell impresa ci appartiene, era lo scudetto di guerra vinto contro il grande Torino, non contro una squadra qualsiasi. Quello scudetto deve essere riconosciuto". Poi il progetto contro la violenza. Ma su questo Mediaset ha progetti più importanti, che lanceranno ancora di più il messaggio sociale.
Il giornalista rimarca quello che è il pensiero degli spezzini veri: "Qui si tifa solo Spezia e non prima le altre squadre e poi lo Spezia". E il sogno continua...
Marco Zanotti