REDAZIONE LA SPEZIA

Napoli troppo forte Sarebbe servito uno Spezia perfetto

Una partita finita prima ancora di iniziare. Il Napoli, memore della beffa dell’andata, stronca sin dall’inizio ogni velleità dello Spezia e si porta a casa tre punti molto più facili del previsto. Italiano non ha nemmeno il tempo di tessere una tela che possa provare a ingabbiare l’orchestra spettacolo di Rino Gattuso, che non intende replicare il regalo fatto al Cagliari (che potrebbe inguaiare lo Spezia) e gioca con una determinazione feroce. Questa versione del Napoli è semplicemente irresistibile, anche per squadre molto più attrezzate degli Aquilotti. Contro fenomeni del genere è imprescindibile difendere bene in undici, e può non bastare, specialmente quando davanti hai giocatori dello strapotere di Osimhen. Forse allo Spezia è mancata quell’umiltà mista a disperazione con cui puoi fare il miracolo contro avversari così superiori, forse sin dall’inizio è maturata la convinzione che non c’era niente da fare. D’altra parte 67 gol subiti parlano chiaro, ci sono limiti che questa squadra si porta dietro da tutto il campionato e che sono emersi solari anche ieri e sui quali si dovrà lavorare con intelligenza se dovesse avverarsi la permanenza nella massima serie anche il prossimo anno. Sarebbe cambiato qualcosa con Piccoli in campo dall’inizio? Difficile a dirsi, anche perché la ripresa fa poco testo. Il Napoli calava di due marce con il risultato acquisito e concedeva in misura che nel primo tempo non avrebbe sicuramente fatto. Archiviamo in fretta questa lezione di calcio e ora aspettiamo il verdetto di Benevento-Cagliari, uno scandalo che si giochi oggi, un vantaggio indebito che lascia indifferenti i soloni del calcio, proni al Moloch televisivo.

Mirco Giorgi