Quante analogie con gli Invincibili. Tutta la città sogna con lo Spezia

Imbattute in campionato, le Aquile hanno molte caratteristiche della squadra super-campione nel 2000

Quante analogie con gli Invincibili. Tutta la città sogna con lo Spezia

Lo Spezia di D’Angelo sta facendo sognare tutta la città

Una maglia iconica, che richiama quella indossata dagli ‘Invincibili’ nel campionato di Serie C2 1999-2000. E tanta analogie con quella squadra che, agli albori del nuovo millennio, diede spettacolo vincendo tutto (primato in classifica con 76 punti, 21 vittorie, 13 pareggi e zero sconfitte), passando alla storia con il record dell’imbattibilità condito da un entusiasmo irrefrenabile che coinvolse un’intera provincia e la Lunigiana. Lo Spezia di mister Luca D’Angelo, unica squadra imbattuta in B dopo 8 giornate, solletica nella gente spezzina piacevoli ricordi e arditi accostamenti nell’attualità con il passato. Difficilissimo, per inciso, ripetere quella straordinaria impresa targata Mandorlini, anche perché il campionato di Serie B non è equiparabile per complessità a quello di Serie C, ma sognare non costa nulla ed è un sacrosanto diritto di tutti i tifosi. A maggior ragione se il presente ci riconduce a un ‘sistema-Spezia’, composto da squadra, tecnico e tifoseria, decisamente molto forte e coeso (con la perla dell’imbattibilità), nato dalle forche caudine della sofferenza, leggasi rischio retrocessione patito nello scorso torneo. Giocatori, allenatore e supporter, dopo aver toccato il fondo nello scorso campionato, con il rischio Serie C sventato solo il extremis, si sono temprati alle difficoltà creando un tutt’uno difficilmente violabile, coniato sulle armi del coraggio e della forza d’animo come attestato dalle quattro rimonte di cui gli Aquilotti sono stati protagonisti dopo essere passati in svantaggio.

Lo Spezia ha il marchio ben definito della combattività, qualità mirabilmente trasmessa da mister D’Angelo, uomo che è riuscito a fare breccia nell’intero popolo spezzino. Anche in questi particolari si rivedono similitudini con lo Spezia di 24 anni fa, con Mandorlini idolatrato dalla folla e una squadra che non mollava mai, fino all’ultimo respiro, sospinta da un ‘Picco’ stracolmo di tifosi come nell’attualità. Ora come allora c’è poi una rosa composta da giocatori forti (più completa nei ruoli quella del 1999-2000) e una fisionomia di gioco ben definita, sempre orientata alla vittoria, probabilmente più spregiudicata quella di mandorliniana memoria, decisamente all’insegna dell’equilibrio tattico quella coniata dall’Omone.

Altra analogia con quella squadra che fece impazzire un intero popolo è la forza dell’attacco. Lo Spezia degli ‘Invincibili’ aveva una potenza offensiva incredibile con cinque attaccanti superlativi che portarono in dote ben 38 gol dei 52 realizzati: Francolino Fiori (6), Igor Zaniolo (13), Alan Carlet (13), Massimo Agostini (3) e Mauricio Sanguinetti (3). Nell’attualità, mister D’Angelo può contare, parimenti, su 5 attaccanti potenzialmente di prim’ordine quali Colak, 172 gol in carriera, Pio Esposito, già 4 volte in rete, Soleri, Falcinelli e Di Serio.

Fabio Bernardini

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