REDAZIONE LA SPEZIA

Spezia, altro passo falso in casa. Solo un pari con la Juve Stabia. Chichizola e Pio, errori pesanti

Spezia 1 Juve Stabia 1 SPEZIA (3-5-2): Chichizola; Wisniewski, Hristov, Mateju; Elia, Degli Innocenti (28’ st Kouda), Nagy, Bandinelli (20’ st...

Soleri allo scadere del primo tempo ribadisce in rete in scivolata la respinta di Thiam sul diagonale di Bandinelli: per l’attaccante è il terzo gol stagionale

Soleri allo scadere del primo tempo ribadisce in rete in scivolata la respinta di Thiam sul diagonale di Bandinelli: per l’attaccante è il terzo gol stagionale

Spezia 1 Juve Stabia 1

SPEZIA (3-5-2): Chichizola; Wisniewski, Hristov, Mateju; Elia, Degli Innocenti (28’ st Kouda), Nagy, Bandinelli (20’ st Vignali), Reca (20’ st Aurelio); P. Esposito (36’ st Colak), Soleri (28’ st Di Serio). A disp. Gori, Ferrer, Falcinelli, Cassata, Candelari, Benvenuto, Giorgeschi. All. D’Angelo.

JUVE STABIA (3-4-1-2): Thiam; Folino, Varnier, Bellich; Floriani, Buglio, Leone (1’ st Maistro), Fortini; Pierobon (15’ st Meli); Candellone (40’ st Sgarbi), Adorante (40’ st Piscopo). A disp. Matosevic, Signorini, Rocchetti, Ruggero, Di Marco, Baldi, Morachioli, Gerbo. All. Pagliuca.

Arbitro: Pezzuto di Lecce (assistenti Garzelli di Livorno e Massara di Reggio Calabria, quarto uomo Milone di Taurianova; Var Pairetto di Nichelino, Avar Monaldi di Macerata).

Marcatori: 46’ pt Soleri (S); 3’ st Folino (J).

Note: spettatori paganti 2.997, incasso di 30.222 euro; abbonati 4.655, con una quota di 44.349,76 euro. Espulsi dalla panchina Gerbo (J) e Cassata (S) al 35’ pt per proteste, il tecnico Pagliuca (J) al 49’ st per proteste; ammoniti Wisniewski (S), Nagy (S), Buglio (J), Pierobon (J), Di Serio (S) e Kouda (S). Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 6-1. In fuorigioco 1-2. Angoli 7-2. Recuperi: 2’ pt e 6’ st.

LA SPEZIA - Si va a Carrara senza Wisniewski e Di Serio. Questo decreterà il giudice sportivo in settimana, in vista del derby di domenica. E sarà un ulteriore svantaggio per uno Spezia che ha, in questa fase, un calo evidente. I 2 punti nelle ultime 3 gare ne sono lo specchio, sebbene sia soprattutto frutto di due evidenti errori la mancata vittoria di ieri contro la Juve Stabia. Un primo tempo giocato a grande ritmo quello degli spezzini di D’Angelo che, a sorpresa, nella formazione iniziale, oltre a un Reca lontano parente del trascinatore di fascia che conosciamo, inserisce dentro Chichizola – con solamente tre allenamenti con i compagni – al posto di Gori.

Tanti traversoni piovono in area stabiese, ma Soleri e Pio Esposito spesso si sovrappongono, oppure sbagliano il posizionamento. Il primo, però, nel recupero del primo tempo, mette comunque la firma sul vantaggio entrando in spaccata e anticipando Varnier, dopo la deviazione di Thiam su diagonale di Bandinelli, ben servito da Degli Innocenti. Nonostante la posizione, è soprattutto il numero 6 e non Nagy, impegnato maggiormente nella fase difensiva, a garantire verticalizzazioni e cambio di passo.

Le ostinate serpentine di Elia (perché è soprattutto sulla destra che si gioca), però, con Esposito junior (del senior si sente la mancanza, ma è squalificato) marcato stretto con le buone o con le (tollerate) cattive, non sono spesso le giocate più fruttuose. Certo, lo Spezia avrebbe potuto capitalizzare maggiormente le occasioni, però gli avversari, fino a quel momento, avevamo fatto davvero poco o nulla. In avvio di ripresa, il primo ‘danno’: su un corner ospite, Bandinelli alza con una capocciata e, nell’area piccola, Hristov non stacca lasciando che Folino (che potrebbe arrivare proprio in questi giorni alla corte di D’Angelo) la piazzi di testa alle spalle di Chichizola. L’argentino giunto dal Parma, che certo non hai mai avuto nel Dna le uscite, rimane fermo tra i pali, nonostante avesse tutto il tempo di respingere il pallone.

Potrebbe comunque vincerla lo Spezia perché Pierobon, a metà ripresa, tocca fallosamente Degli Innocenti in area: dal dischetto Esposito, invece, sente la pressione e scarica un destro che tocca la traversa e va in Piscina. La mente degli aquilotti, nonostante i cambi, rimane lì e fino al triplice fischio c’è soprattutto tanta confusione.

Marco Magi

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