La Spezia, 25 ottobre 2024 – Da qualche parte era scritto che una delle migliori prestazioni dello Spezia, non sarebbe bastata per agganciare il Pisa in testa alla classifica. Magari in quella stessa parte di cielo dove è adesso Michelangelo, ventenne tifoso aquilotto – scomparso dopo il tragico incidente della notte scorsa a Bottagna – ricordato dai tifosi della Curva Piscina, insieme a Luca, gravissimo in ospedale dopo lo stesso drammatico episodio. Calcio e vita. I conti, almeno nello sport, si fanno presto. Il possesso palla spezzino del 60 per cento che recitano le statistiche, non è veritiero. Il Bari, quel 40 per cento, l’ha collezionato, almeno per il 50 per cento, nella propria metà del campo. Se poi aggiungiamo un palo, una traversa, la totale inoperosità di Gori, perché i pugliesi non hanno mai tirato davvero e mai sono stati pericolosi se non nei minuti di recupero della prima frazione, il quadro è completo. Torna allo schema 3-5-2 D’Angelo dopo la divagazione con la difesa a 4 di Salerno ed è Mateju il difensore che viene fatto riposare. La prima vera occasione per passare in vantaggio vede il tacco di Salvatore Esposito, il tocco di Bandinelli (che si infortuna e lascia poi il campo) e la girata di Pio Esposito sul palo pieno. Del secondo tempo, invece, la traversa, con una conclusione a giro dalla sinistra di Reca che la scheggia internamente. La palla non vuole entrare. È così anche in altri momenti quando Esposito junior, Colak (forza fresca di inizio ripresa), Vignali e Soleri impegnano Radunovic o magari Bertola non inquadra lo specchio. Di corner ne sono stati battuti 5, seppure in questo match non abbiano fruttato. Può accadere. Rimane sicuramente l’imbattibilità dello Spezia per la decima giornata consecutiva, così come il record della migliore difesa (solo 7 reti) e il quarto clean sheet di fila per Gori. Manca all’appello solo la quinta vittoria consecutiva al Picco, ma forse, senza la Curva Ferrovia (chiusa per lavori), era scritto che dovesse andare così.
Tabellino
SPEZIA 0 – BARI 0
SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Bertola; Elia (38’ st Candelari), Nagy, S. Esposito, Bandinelli (25’ pt Cassata), Reca (24’ st Vignali); Soleri (1’ st Colak), P. Esposito (38’ st Di Serio). (A disp. Mascardi, Mosti, Degli Innocenti, Falcinelli, Mateju, Giorgeschi, Kouda). All. D’Angelo.
BARI (3-5-2): Radunovic; Obaretin (32’ st Simic), Vicari, Mantovani; Favasuli (32’ st Oliveri), Maita (39’ st Saco), Benali, Lella, Dorval; Lasagna (39’ st Bellomo), Favilli (19’ pt Novakovic). (A disp. Pissardo, Tripaldelli, Maiello, Manzari, Falletti, Sibilli, Pucino). All. Longo.
Arbitro: Arena di Torre del Greco (assistenti Rocca di Catanzaro e Vigile di Cosenza, quarto ufficiale Dini di Città di Castello); Var Fourneau di Roma 1, Avar Muto di Torre Annunziata).
Note: spettatori paganti 2.748, con un incasso di 37.451 euro; abbonati 4.712, con una quota di 43.422 euro. Ammoniti Lella, Soleri, S. Esposito, Novakovic, Obaretin. Tiri in porta 5-0. Tiri fuori 7-4. In fuorigioco 1-2. Angoli 5-2. Recuperi 5’ pt e 8’ st.
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