PISA 2
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Spezia bussa tre volte alla Serie A. Vittoria in rimonta contro il Pisa. Decidono i fratelli Esposito e ’Wis’. Emozioni e grande festa al Picco

Dimezzato il gap di punti dai nerazzurri di Inzaghi. Ma le Aquile hanno il vantaggio degli scontri diretti

Dimezzato il gap di punti dai nerazzurri di Inzaghi. Ma le Aquile hanno il vantaggio degli scontri diretti

Dimezzato il gap di punti dai nerazzurri di Inzaghi. Ma le Aquile hanno il vantaggio degli scontri diretti

SPEZIA 3 PISA 2 (primo tempo 1-1)

SPEZIA (3-5-2): Chichizola; Wisniewski; Hristov, Bertola (11’ st Elia); Mateju, Vignali (42’ st Kouda), S. Esposito (33’ st Nagy), Bandinelli, Reca (42’ st Aurelio); P. Esposito, Lapadula (33’ st Di Serio). (A disp. Gori, Ferrer, Falcinelli, Colak, Candelari, Benvenuto, Giorgeschi). All. D’Angelo.

PISA (3-4-2-1): Semper; Canestrelli, Caracciolo (38’ st Piccinini), Bonfanti (23’ st Angori); Touré (24’ st Morutan), Marin (39’ st Buffon), Abildgaard, Sernicola; Meister (32’ st Arena), Tramoni; Lind. A disp. Nicolas, Loria, Hojholt, Rus, Solbakken, Castellini, Calabresi. All. Inzaghi.

Arbitro: Mariani di Aprilia (assistenti Lo Cicero di Brescia e Vecchi di Lamezia Terme, quarto ufficiale di gara Ubaldi di Roma; Var Abisso di Palermo, Avar Tremolada di Monza).

Reti: pt 38’ autorete Wisniewski (S), 45’ S. Esposito (S); st 2’ Meister (P), 13’ P. Esposito (S), 20’ Wisniewski (S).

Note: spettatori 10.880 incasso di 140.604 euro. Ammoniti Meister, Mateju, Canestrelli, Abildgaard, Reca, Lind. Recupero 2’ pt e 6’ st.

LA SPEZIA – Sulla ruota del big match del Picco esce il numero perfetto per lo Spezia, il 3. Tre come i gol rifilati dalle Aquile alla vice capolista di Inzaghi, tre come le squadre in lotta per la promozione diretta in A da qui alla fine. E soprattutto tre come i punti di distacco dagli stessi nerazzurri (erano 6), ma con lo Spezia in vantaggio nello scontro diretto. Particolare non da poco perchè in caso di arrivo a pari punti, a stappare lo champagne saranno i ragazzi di D’Angelo mentre il Pisa dovrà passare dai playoff. Una cosa è certa: per quanto visto ieri nel derby al Picco Spezia e Pisa meriterebbero di salire entrambe in A, dopo aver dato vita a una partita emozionante fino all’ultimo. Vittoria meritata per lo Spezia? Senza dubbio, sia per la forza di volontà messa due volte in svantaggio, sia per meriti tecnici e tattici soprattuto nel secondo tempo. Da parte sua il Pisa può solo recriminare su alcune occasioni non sfruttate a dovere. Stadio tutto esaurito, gran tifo e coreografia-show della Ferrovia. A farsi pericoloso per primo è lo Spezia con un colpo di testa di Pio Esposito fuori di poco, sull’altro fronte (10’) Lind imbeccato da Touré a centro area anticipa Bertola ma manda fuori. Dopo 20 minuti a ritmi bassi e senza azioni degne di nota, il Pisa passa in modo fortunoso quando Wisniewski nel tentativo di incercettare un tiro-cross di Lind, insacca nella sua porta. Non c’è però contracolpo psicologico sullo Spezia che spinto dal pubblico si riorganizza, trovando il pareggio allo scadere del tempo con una magistrale punizione dal limite di Salvatore Esposito. Al rientro in campo è ancora il Pisa a partire forte trovando il gol al 2’ con Meister favorito dal mancato intervento di Wisnievski sull’assist di Traorè. Sull’1-2 D’angelo mette Elia al posto di D’Angelo, mossa subito vincente perchè dai piedi dell’esterno nasce il cross che porta al pareggio, Esposito trova Reca libero sulla sinistra, sul rasoterra dell’esterno polacco Pio Esposito firma il pari, che il Var convalida dopo verifica sulla posizione di partenza di Reca. Passano 7 minuti e arriva il gol che di fatto riapre il campionato: ’solita’ punizione dalla trequarti di Salvatore Esposito, Reca (con la testa bendata per uno scontro di gioco) mette al centro dove il connazionale Wisniewski risolve la mischia con un tiro secco alle spalle di Semper, riscattando così i precedenti errori. Esplode due volte il ’Picco’, quando la rete si gonfia e quando il Var (dopo un lungo controllo) dà ’via libera’ al gol del 3-2 che regala la vittoria allo Spezia rilanciandolo con forza verso la Serie A.

Claudio Masseglia

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