
La gioia per la promozione; a sinistra,. il presidente Manuel Brizzi e il vice presidente Andrea Mozzachiodi
Impresa storica dello Spezia Calcio Popolare che ha centrato la promozione in Prima Categoria, battendo nello spareggio il più quotato Lerici. Grande l’entusiasmo del presidente Manuel Brizzi che ha creato il progetto 5 anni fa e che ora si gode il momento d’oro.
Il vostro è un progetto sociale oltre che calcistico. Ci racconta i valori che sono alla base della società?
"Nel 2020 da un’idea mia e di altri ragazzi è nata questa società con l’intento di portare avanti insieme calcio e sociale. Organizziamo progetti benefici e eventi culturali, come collette alimentari e scolastiche e altre raccolte fondi. Dal punto di vista sportivo permettiamo l’iscrizione a un prezzo minimo e in alcuni casi addirittura gratis. Ci tengo a precisare che da noi giocano tutti per passione, senza percepire alcun rimborso spese".
Il riscontro è positivo?
"Direi proprio di sì visto che possiamo garantire tutte e 5 le annate con 90 bambini iscritti e con due squadre amatoriali a 7. Indubbiamente siamo cresciuti e speriamo di farlo sempre più".
Altri progetti imminenti?
"Il 12 e 13 luglio ci sarà la consueta sagra a Beverino che per noi è importantissima: ci consente di portare avanti le attività, aiutandoci economicamente".
Considerato che il club è piuttosto giovane, si aspettava questa promozione?
"Come società ci eravamo imposti di salire in Prima per dare validità al nostro progetto. Sicuramente puntavamo ai play-off. Siamo riusciti a fare ancora meglio e non posso che fare i complimenti a tutti, dai ragazzi allo staff tecnico e dirigenziale".
Quando avete capito di potercela fare davvero?
"Nella sfida in trasferta contro il San Lazzaro che nel girone di ritorno non aveva mai perso. Eravamo in inferiorità numerica e a 15 minuti dalla fine ancora sullo 0-0 su un campo pesantissimo. Alla fine la partita si è concluso sullo 0-2 in nostro favore. Questo risultato ci ha dato la dimensione del nostro valore".
Tutto, però, si è deciso allo spareggio dopo un testa a testa finale anche col Ceparana.
"Ceparana e Lerici ci hanno dato del filo da torcere. Sono due squadre che possono disporre di un budget più alto, sono più attrezzate con giocatori di categorie superiori. La nostra grinta e la nostra voglia hanno fatto la differenza e non sono mai mancate in tutta la stagione".
Neanche nell’ultimo infuocato match.
"È stata una battaglia per tutta la partita. Il Lerici ha pareggiato su un rigore netto quasi alla fine e così siamo andati ai supplementari. Al 117’ è arrivato il gol della liberazione e la tribuna, che era strapiena, è esplosa".
È presto per parlare di futuro?
"Un minimo di programmazione è stata fatta, nulla di ufficiale. Dopo la festa ne riparleremo".
Chi pensa che verrà a farvi compagnia nel nuovo palcoscenico? Un pronostico?
"A dir la verità ci interessa poco. Il Ceparana è stato più tempo fermo e questo potrebbe essere un handicap, ma allo stesso tempo, non smettendo mai di allenarsi, potrebbe aver ritrovato quello smalto che ultimamente aveva un po’ perso".
Qualche dedica da fare?
"Vorrei ricordare Fily Keita, un nostro atleta della prima squadra che a causa di un incidente ci ha lasciato prematuramente quest’estate. Un ragazzo che non dimenticheremo e a cui dedichiamo il nostro successo".
Ilaria Gallione
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