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Spezia dimostra di poter stare con le grandi. Il pareggio col Bari porta tanto ottimismo

Aquile scavalcate al secondo posto dal Sassuolo, vittorioso contro il Modena. Martedì sera si torna subito in campo a Brescia

Spezia dimostra di poter stare con le grandi. Il pareggio col Bari porta tanto ottimismo

Un’azione del match Spezia-Bari giocato venerdì sera al ’Picco’

Più positività che rammarico, più costruttività che pessimismo. Uno 0-0 casalingo, in momenti come questi, può anche far scaturire sentimenti che non ti aspetti da una piazza esigente e spesso brontolona, appesantita da anni altalenanti di gioie e dolori. Spezia che, contro il Bari, ha dimostrato di avere le carte in regola per essere tra le protagoniste della stagione. E non certo nella lotta salvezza. Spezia da ieri sera al terzo posto, superato di un punto dal Sassuolo vittorioso (2-0) nel derby casalingo contro il Modena. È Nagy ad aprire, finalmente, per primo la bocca sul tema e a parlare di Serie A, anche se D’Angelo, come consuetudine, ha voluto filosofeggiare sull’ottenimento dei traguardi... anziché parlarne. Nessun problema, visto il clima di ottimismo che è riuscito a portare nella squadra, trasmessa poi per induzione all’intero ambiente, la scelta del tecnico è sicuramente apprezzata e legittima. In attesa di avere nuove conferme dalla sfida esterna di martedì sera a Brescia, pensiamo a quanto di buono espresso ieri l’altro al Picco. Sempre primi sulle seconde palle, intanto, gli spezzini e questa è stata la prima condizione che ha messo in difficoltà i pugliesi.

Da parte loro, il limite (parziale) imposto a Salvatore Esposito, ha solo dato più spazio a Nagy e a Bandinelli prima e Cassata poi. L’hanno messa sul piano dell’aggressività gli ospiti, ma sulla fisicità lo Spezia non ha nulla da temere. Ad essa aggiunge tecnica, tattica e quell’affiatamento ormai obbligato per chi gioca insieme da gennaio. Qualche cross impreciso si può anche perdonare ad Elia e Reca, considerando anche il numero effettuato dalle fasce: parliamo di ben 37 traversoni (si contano pure quelli dei compagni), a cui i baresi possono rispondere con un misero 6 (e con una minor precisione percentuale). In zona tiro, certo, si può sicuramente migliorare, ma sentire dire da Longo che lo Spezia abbia concluso solo dalla distanza fa sorridere, considerando che, da dentro l’area, sono 11 i tiri dei 16 totali. Forse è rimasto talmente ‘flashato’ dalla staffilata di Reca dalla distanza, da fossilizzarsi su quella traversa, che lo ha graziato. Per lo Spezia di D’Angelo è, comunque, il quindicesimo risultato utile di fila, considerando anche i cinque dello scorso anno, che conferma pure la miglior difesa, primato che già deteneva (7 reti subite). Merito dunque anche al reparto, a Gori e alla fase difensiva ben interpretata da tutti, attaccanti compresi. Sono 376 i minuti di imbattibilità consecutiva del portiere di proprietà Juventus, che ha valicato la metà del record stabilito da Rubini con 737’.

Marco Magi

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