MARCO MAGI
Sport

Spezia e Pisa in lotta per la Serie A: chi seguirà il Sassuolo senza playoff?

Spezia e Pisa si contendono un posto in Serie A. Critiche e speranze tra i tifosi mentre si avvicinano i playoff.

Maggioni anticipa Hristov e firma il gol del rocambolesco pareggio per il Mantova

Maggioni anticipa Hristov e firma il gol del rocambolesco pareggio per il Mantova

Spezia o Pisa, Pisa o Spezia. Non ci sono dati inequivocabili che consentano di dare sentenze definitive, su chi seguirà il Sassuolo in Serie A senza passare dai playoff. Hanno ragione nell’ambiente a crederci, perché la speranza non può naufragare per un ‘dettaglio’. Ma se si invertissero le situazioni, ovvero lo Spezia avesse 7 punti di vantaggio e 5 partite da giocare, di cui 3 al Picco e 2 in esterna, cosa penserebbero i tifosi? Lo diciamo noi, si sfregherebbero già le mani pensando alle sfide della prossima stagione contro Inter, Juventus, Milan, Napoli, Roma e via così. Davvero difficile dilapidare un bottino così, ma chissà... Comunque, il recente pareggio ha sollevato più di una critica, che, con ottimismo, auspichiamo sempre sia orientata alla costruttività. Ma ad alcune rispondiamo, con facilità numerica: i 10 gol subiti di testa (su 25 totali), non sono molti. Intanto, c’è da dire che gli aquilotti, ne hanno realizzati 15 (su 49) in quel modo, ma poi è pur vero che è anche dura trovare sbocchi nella difesa aquilotta, che non siano, appunto, palle inattive o calibrati cross per esperti del mestiere. Sì, perché guarda caso, l’unico gol realizzato fino ad ora da Maggioni quest’anno, era stato proprio con un’incornata. Tra l’altro, era il 12 gennaio, in Cosenza-Mantova, con lui e Mancuso a raggiungere i calabresi, avanti 2-0. Corsi e ricorsi. Comunque, in terra mantovana, è stato capitan Hristov e non certo uno dei due giovani in campo, l’esordiente Benvenuto e Giorgeschi (anch’essi due colossi da 1,90) a farsi superare da Maggioni. Sì, perché qualcuno ha contestato i cambi, sebbene, in realtà, i due ragazzi, classe 2005 e 2004, erano ben utili (e lo sono stati), alla causa. Sicuramente pesa altro.

Detto dell’infausta decisione di Ghersini di far diventare rosso il cartellino di Bertola, che poteva essere tranquillamente giallo (anche se c’è da aggiungere che gli aquilotti sono stati molto più fallosi e in particolare nel primo tempo, su qualche intervento reiterato, l’arbitro genovese ha lasciato perdere) è stato il baricentro abbassato a dettare le sostituzioni di D’Angelo e non il contrario. Perché poi ti ritrovi dentro l’esperto Cassata che, al rientro dopo la squalifica post Brescia (dove era entrato al 62’ e si era preso due cartellini al 70’ e al 72’), sostituisce domenica Bandinelli al 75’, e già dopo 8’ viene ammonito, quindi sì che diventa complicato da gestire. Quando Lapadula fu espulso contro il Catanzaro, non era cambiato molto (tranne l’incessante tifo del Picco, che però non è mancato neanche al Martelli). Pur con un uomo in meno, lo Spezia non si era così ‘rattrappito’, anzi. Il Mantova di Possanzini, saturo di trequartisti, ha invece letteralmente schiacciato gli spezzini. E ben vengano i Benvenuto e i Giorgeschi, che potranno essere importanti anche in altre occasioni. Per giocarsi la Serie A. Quasi sicuramente, ai playoff.

Società. Intanti ieri, come anticipato da La Nazione, sono stati pagati gli stipendi del mese di febbraio, comprensivi di ritenute Irpef, contributi Enpals e Fondo Fine Carriera, entro i termini stabiliti (16 aprile).

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