REDAZIONE LA SPEZIA

Spezia, è un pareggio agrodolce. Sfiorato il colpaccio nel derby. La Sampdoria resiste agli assalti

SAMPDORIA 0 SPEZIA 0 SAMPDORIA (3-5-2): Ghidotti; Venuti, Meulenstenn, Riccio; Depaoli, Benedetti (82’ Kasami), Ricci (74’ Akinsanmiro), Bellemo, Ioannou (24’ Barreca); Coda...

Francesco Pio Esposito e, sotto, Di Serio cercano di farsi largo fra le maglie della difesa della Sampdoria (foto Moretti)

Francesco Pio Esposito e, sotto, Di Serio cercano di farsi largo fra le maglie della difesa della Sampdoria (foto Moretti)

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SAMPDORIA (3-5-2): Ghidotti; Venuti, Meulenstenn, Riccio; Depaoli, Benedetti (82’ Kasami), Ricci (74’ Akinsanmiro), Bellemo, Ioannou (24’ Barreca); Coda (82’ Borini), Tutino. (A disposizione: Vismara, Silvestri, Pedrola, Yepes, Vulikic, Leonardi, Veroli, Sekulov). All. Semplici.

SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Mateju; Elia, Nagy (89’ Falcinelli), Esposito S., Bandinelli (65’ Degli Innocenti), Reca (76’ Aurelio); Esposito P., Di Serio (65’ Colak). (A disposizione: Sarr, Mascardi, Ferrer, Bertola, Benvenuto, Giorgeschi, Candelari, Soleri). All. D’Angelo.

Arbitro: Aureliano di Bologna, assistenti Mastrodonato di Molfetta e Laudato di Taranto.

Note: spettatori paganti 1412, abbonati 19405 per un incasso complessivo di 223853 euro. Calci d’angolo 1-7. Ammoniti Bandinelli, Hristov, Tutino, Depaoli, Kasami.

GENOVA – Recriminazioni e applausi a non finire per lo Spezia nel derby andato in scena ieri pomeriggio al ‘Ferraris’ contro la Sampdoria. Gli Aquilotti sfoderano una prestazione superlativa, specie nella ripresa, andando vicini al gol con 6 occasioni nitide non concretizzate soprattutto per la bravura del portiere avversario, autore di alcune parate prodigiose. Il derby, privato delle emozioni che gli spettacolari tifosi bianchi avrebbero apportato con il loro tifo (solo cinquanta i supporter aquilotti residenti fuori provincia presenti nel settore ospiti, con i tifosi della Sampdoria che solidarizzano con i ‘rivali’ esponendo uno striscione contro il divieto) si disputa in un ‘Ferraris’ ribollente, dove non mancano gli inviti della curva sud ai giocatori blucerchiati a tirare fuori gli attributi. Dal punto di vista tattico, mister D’Angelo, con il consueto 3-5-2, ripropone in difesa, davanti al portiere Gori, Wisniewski, Hristov, Mateju, supportati sulle fasce dai due ‘quinti’ Elia e Reca. Confermatissimo, al centro della mediana, Salvatore Esposito, coadiuvato ai lati da Nagy e da Bandinelli, con Pio Esposito e Di Serio in attacco. Assenti Vignali, Kouda, Cassata e Djankpata. Sul fronte opposto, mister Semplici, alla sua prima sulla panchina blucerchiata, al cospetto della sua ex squadra, presenta un 3-5-2, rispolverando Ghidotti in porta e l’ex aquilotto Matteo Ricci a centrocampo, affidandosi in attacco a Coda e Tutino. Assenti per infortunio Ferrari, Romagnoli e Bereszynski. La cronaca. Il match si sviluppa su ritmi elevati, con rapidi capovolgimenti di fronte: è lo Spezia a provarci al 5’ con Pio Esposito che, ben servito da Hristov, non riesce a centrare la porta in semirovesciata; nell’azione successiva il fendente di Depaoli fa la barba al palo.

Mani nei capelli al 16’ quando Di Serio si ritrova la sfera davanti a Ghidotti, ma clamorosamente fallisce la botta vincente a porta vuota. Al 37’ il bolide di Tutino termina di poco alto sopra la traversa. Brividi, a inizio ripresa, per il colpo di testa a botta sicura di Coda respinto da un intervento miracoloso di Gori. Si rivede la Sampdoria al 62’ con un fendente al volo dello stesso Coda, parato prontamente da Gori. Cinque minuti dopo Colak spreca malamente un’occasionissima, non servendo Salvatore Esposito solo al centro dell’area. Gli Aquilotti premono sull’acceleratore e vanno vicinissimi alla rete del vantaggio al 72’ con un colpo di testa di Wisniewski che Ghidotti devia prodigiosamente in angolo. Tre minuti dopo è Degli Innocenti a vedersi deviato in corner, dallo stesso portiere blucerchiato, un tiro dal limite. Nei minuti finali urla strozzate in gola per il colpo di testa destinato al sette di Pio Esposito, miracolosamente parato da Ghidotti, il tiro di Falcinelli ribattuto da Meulensteen e la respinta incredibile dello stesso portiere doriano sul colpo di testa ravvicinato di Aurelio.

Fabio Bernardini

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