Lo Spezia è una grande squadra. Si riparta da questo concetto, con convinzione e senza tentennenti, perché l’ennesima prova di forza espressa a Genova dalla formazione con la casacca bianca contro la Sampdoria, ha confermato le potenzialità tecniche, agonistiche e caratteriali di un gruppo di cui andare orgogliosi. Anche se la vittoria non è arrivata per le prodezze del portiere di casa Ghidotti e qualche imprecisione di troppo sotto porta (vedi Di Serio), è legittimo parlare di ‘orgoglio-Spezia’, per un’altra prestazione esaltante messa in campo in un ambiente difficile come quello di Marassi, sebbene al cospetto di una squadra in difficoltà. I complimenti dell’ex tecnico dello Spezia Leonardo Semplici vanno di pari passo con i 34 punti accumulati dai bianchi in 17 partite, con ben nove punti di vantaggio dalla quarta in classifica (Cremonese e Cesena) e la migliore difesa del campionato con soli dieci gol subiti. Numeri da top che non possono non alimentare sogni di grandezza. È evidente che le sei occasioni da gol prodotte da Di Serio, Pio Esposito, Wisnieswki, Degli Innocenti, Falcinelli e Aurelio, purtroppo non concretizzate, abbiano lasciato un po’ di amaro in bocca, ma ha ragione D’Angelo quando invita a vedere il bicchiere mezzo pieno: "Non dobbiamo esagerare nel pretendere di andare a Genova e vincere senza difficoltà. Avremmo meritato il successo, ma sono soddisfatto anche del punto".
Se a Pisa gongolano per aver allungato il vantaggio sugli Aquilotti a tre punti (sarebbe uno senza la vittoria a tavolino dei toscani a Cittadella), a Spezia non piangono di sicuro perché il campionato è ancora lungo e i cavalli si razza si vedono alla fine. Nella consapevolezza che il gruppo aquilotto ha potenzialità notevoli, che non saranno intaccate dal mercato di gennaio e che, probabilmente, ha margini ulteriori di crescita, specie per quello che riguarda la fase offensiva alla quale devono dare un contributo maggiore in termini di gol i centrocampisti e gli attaccanti Colak, Soleri, Di Serio e Falcinelli, visto che non si può essere Pio-dipendente. Non è la prima volta che lo Spezia esce dal campo con il rammarico dei tre punti mancati, è capitato a Brescia, Cremona e col Sassuolo, ragion per cui si dovrà affinare la verve realizzativa per alzare ulteriormente l’asticella.
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