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Paul Francis ha rilevato lo Spezia a inizio febbraio. La squadra sarà inserita in una pluriproprietà insieme ad altri team europei
La Spezia, 20 febbraio 2025 - «Esperienza globale nel mondo dello sport che porti un po' di capitale e intelligenza locale: questo è il futuro del calcio». Sono le prime parole di Paul Francis, ceo di FC32, gruppo di pluriproprietà calcistica che ha rilevato lo Spezia Calcio a inizio febbraio e che oggi si è presentato alla città. Il manager australiano, un passato in Nike e Adidas, ha parlato della realtà che ha fondato.
«Fc32 non è un modello classico di proprietà perché il modello classico si è rotto - dice Francis -. Siamo più di novanta investitori: esperti, tecnici ed ex atleti che portano passione e competenze. Credo che una persona con un punto di vista e un conto corrente sia più pericolosa rispetto a un network con esperienza internazionale. Questa esperienza internazionale con intelligenza locale è una grande opportunità secondo noi. Ora però è importante non toccare nulla perché qui le cose funzionano a meraviglia».
Il numero '32' è quello delle patch del pallone da calcio classico, spiega Francis, che devono cucirmi assieme. Simbolicamente sono le squadre che formeranno il futuro network di cui fanno già parte i Ramblers di Cork in Repubblica d'Irlanda e il St.Polten in Austria.
«La cosa difficile nel calcio è creare un club competitivo e profittevole - dice Francis -. Con un gruppo di società è più facile, spostando i calciatori tra diverse realtà per garantirgli minutaggio ed esperienza».
Garante dell'operazione è Andrea Corradino, che torna presidente del club dopo circa dieci anni. «Ringrazio Paul per aver scelto lo Spezia - commenta -. Quando l'ho conosciuto mi ha colpito il fatto che veda il calcio come un sistema di valori. Il rispetto della storia di un club innanzitutto. Mi ha proposto di fare il presidente di una società che amo, come amo la mia città. Credo ci siano le condizioni perché questo sia un capitolo bello di una storia importante»
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