Imporre l’implacabile legge del ‘Picco’ al Sud Tirol e sfatare il ‘tabù-Zafferoni’. Lo Spezia degli ‘Invincibili’ si prepara alla 14ª battaglia stagionale contro gli altoatesini di Zaffaroni, forte di un ruolino di marcia eccezionale e di una tradizione estremamente favorevole. Nel bilancio degli incontri con la formazione biancorossa, il segno ’1’ è onnipresente: quattro i match disputati all’Alberto ‘Picco’, altrettante le vittorie degli Aquilotti, l’ultima delle quali importantissima in chiave salvezza, conseguita nello scorso campionato grazie a una doppietta di Verde. Una serie vincente che gli Aquilotti di mister D’Angelo puntano a proseguire facendo perno sull’oggettiva superiorità tecnica, certificata dai numeri: ventisette i punti realizzati dai bianchi con annesso terzo posto in classifica, contro i tredici conseguiti dai bolzanini, terzultimi in zona retrocessione. A ciò si aggiunga il vantaggio dei bianchi riguardante le performance difensive: solo otto i gol incassati dagli uomini di D’Angelo (migliore difesa del torneo), ben venti quelli subiti dagli altoatesini, vale a dire peggiore score difensivo del campionato insieme al Brescia.
La forbice di valori tra le due squadre e la tradizione fa pendere l’ago della bilancia a favore dei bianchi, i quali dovranno però fare i conti con il nuovo corso del Sud Tirol, intrapreso con l’avvento di mister Marco Zafferoni sulla panchina biancorossa. Dallo scorso 4 novembre, il tecnico milanese ha assunto le redini del comando al posto di Federico Valente, cercando di apportare al gruppo serenità e consapevolezza dei propri mezzi, a dispetto delle criticità di classifica. E, a giudicare da quanto vista nel match contro il Sassuolo, perso per un infortunio del portiere Drago, la squadra pare già aver assimilato il dettato del tecnico lombardo: "I ragazzi hanno mostrato quel carattere che avevo loro richiesto". Zaffaroni con lo Spezia non ha mai perso, ma c’è sempre una prima volta...
Fabio Bernardini
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