I derby non si giocano, si vincono. Sebbene il match Spezia-Reggiana, in programma oggi, alle ore 15, al ‘Picco’, non possa considerarsi un derby vero e proprio, equiparabile alle sfide ad altissima tensione emotiva con Genoa, Sampdoria, Pisa o Carrarese, le sensazioni forti che lo accompagnano lo avvicinano di molto a quelle sentitissime contese liguri-toscane. Questione di una rivalità tra la tifoseria spezzina e reggiana che affonda le sue radici nel lontano 1981 (Serie C1), quando una Reggiana primatista affrontò alla penultima giornata uno Spezia destinato a retrocedere: gli spalti divennero a dir poco incandescenti e da lì iniziò un’antipatia sportiva conclamata. Gli animi tra le due fazioni si accesero ulteriormente nel campionato 1988-89 (Serie C1), quando bianchi e granata si giocarono la Serie B. Nella gara di andata, al ‘Picco’, non si andò oltre gli accesi sfottò, ma al ritorno al ‘Mirabello’ la situazione degenerò in gravissimi incidenti. A completare il quadro non idilliaco, i gemellaggi, ora non più attivi, tra reggiani, pisani e carraresi. Gli Aquilotti potranno ben percepire i contenuti campanilistici della partita, che si spera resti nei canoni della sportività, fin dal loro ingresso in campo, quando un ‘Picco’ gremito da novemila supporter bianchi, renderà l’ambiente trascinante. In ballo punti pesanti per la classifica. Spezia insegue un sogno, alimentato, in questo primo scorcio di campionato, da un pensiero comune che si è tradotto in prestazioni super da parte degli Aquilotti. Falcinelli ha parlato di "alchimia importante" tra le varie componenti, sottolineando la legittimità delle "ambizioni ma con i piedi per terra". È con questo spirito che i bianchi cercheranno una vittoria che avrebbe una valenza eccezionale per classifica ed entusiasmo.
D’Angelo non potrà disporre dei portieri Sarr e Crespi, del difensore Aurelio e del centrocampista Kouda. Recuperato capitan Hristov che dovrebbe tornare titolare. Confermato il sistema di gioco 3-5-2. Sul fronte difensivo, davanti a Gori, giocheranno Mateju, Hristov e Bertola, supportati dagli esterni Elia, probabilmente di nuovo in campo dal primo minuto e Reca. In mediana, a fianco di Salvatore Esposito, potrebbe tornare Nagy in una logica di alternanza con Cassata, con la conferma di Bandinelli. Diverse le opzioni al vaglio del tecnico in attacco, che potrebbe puntare, come con la Carrarese, su Soleri e Pio Esposito o lanciare dal primo minuto Colak. A margine, sul fronte societario, trovano sempre più consistenza i rumors di un’imminente cessione della maggioranza delle quote del club bianco a un holding straniera, quotata al Nasdaq, la stessa di cui avevamo dato conto la scorsa estate. A fine mese potrebbe esservi l’affondo decisivo, previo il versamento della somma richiesta dai Platek.
Fabio Bernardini
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