REDAZIONE LA SPEZIA

Tarros Spezia ribalta Imola e va in finale

Impresa dei bianconeri di coach Bertelà che vincono di 14 punti in Emilia, dopo aver perso la partita di andata di 8 lunghezze

Virtus Imola

57

Tarros Spezia

71

VIRTUS IMOLA: Fusella ne, Salsini 4, Dalpozzo, Aglio 10, Ramilli, Murati, Locci 5, Magagnoli 11, Ranocchi 4, Barattini 12, Begic 11, Savino. All. Regazzi. TL: 1318

TARROS SPEZIA: Bolis 11, Gaspani ne, Suliauskas 4, Menicocci 2, Cozma ne, Fazio 10, Petani, Casoni 12, Putti 7, Rocchi ne, Kibildis 23, Leporati 2. All. Bertelà. TL: 1320.

Arbitri: Paolo Sordi di Casalmorano (Cr) e Claudio Berlangeri di Trezzano sul Naviglio (Mi).

Parziali: 13-20, 32-30, 48-55.

IMOLA – E’ successo! La Tarros compie l’impresa ribaltando sul parquet di Imola il -8 del PalaSprint patito mercoledì, si prende lo scalpo della Virtus e soprattutto stacca il biglietto per il doppio confronto di finale che vale la serie B 39 anni dopo. Sono due triple di Kibildis nel finale ad allontanare del tutto le paure di un match altalenante ma che ad un certo punto i bianconeri avevano incanalato a proprio favore. Ma soprattutto è l’atteggiamento giusto messo sul parquet imolese a fare la differenza, quello di cui parlava coach Bertelà alla vigilia; quello di una Tarros che non muore mai.

Dopo un inizio equilibrato condito da numerosissimi errori da ambo le parti è proprio la Tarros a provare un timido allungo: triple di Kibildis e Casoni suggellate da altri due liberi di Leporati, che da sostanza soprattutto difensiva, per il +8 (12-20, 7°) dei liguri. Si segna col contagocce, anche per l’afa all’interno del PalaRuggi che assomiglia così più ad una sauna. Fazio si fa sentire sotto le plance anche in fase d’attacco, tanto che al 18° sul 25-25 è lui il top-scorer del match con 8 punti all’attivo. Imola sembra comunque padrona della situazione potendosi poggiare sul ‘salvagente’ del +8 del PalaSprint. E quando Aglio, giocatore universale per la categoria ma fino a quel momento impalpabile, si sveglia dal torpore e mette dentro 8 punti consecutivi per il 40-34 del 25° il match appare segnato, sebbene manchi un’eternità. Alla Tarros serve una scintilla, soprattutto in attacco, e la forniscono Kibildis ed una tripla di Casoni che riaprono la gara (40-39, 26°). Il time-out di coach Regazzi non riesce a fermare la Tarros e a ridare ossigeno ed idee ai suoi. Imola sembra trascinarsi e prima capitan Fazio con un gran rimbalzo in attacco a cui segue canestro e poi Putti (che personalità il ragazzo!) con 5 punti consecutivi riportano la Tarros a +8: 43-51.

Lo Spezia capisce di poterci credere. Casoni in tap-in sulla sirena del 30°, quindi la tripla di Bolis dall’angolo ed un contropiede sempre dell’ala lombarda consegnano il +12: 48-60. Ancora un tap-in vincente di Casoni ed una tripla di Kibildis danno il +15 del 34°: 50-65. Imola è al tappeto ma subentra la paura e la Tarros perde incredibilmente 7 possessi consecutivi. Imola non ne approfitta del tutto. La tripla di Ranocchi (56-65, 38°) rimette in bilico la qualificazione ed allora Kibildis estrae dal cilindro due triple mortifere, la seconda, con 4 mani stampate sul viso, veramente mostruosa, che mandano i titoli di coda al match. Ma non alla stagione. Ci sono infatti ancora due gare per coltivare il sogno.

L’avversario a cui contendere la promozione in serie B sarà la Robur Saronno, che dopo avere vinto in casa si è ripetuta ieri a Pescara, 58-75. Gara di andata mercoledì sera a Saronno, ritonro al Palaspint domenica.

G.S.