Un esodo bianconero per la sfida all’Arena. In tribuna derby americano Platek-Knaster

Tanti ’ingredienti’ nel sentitissimo match d’esordio dello Spezia a Pisa. Polverizzati i biglietti di curva, bloccata la prevendita online

Un esodo bianconero per la sfida all’Arena. In tribuna derby americano Platek-Knaster

Il. presidente dello Spezia Philip Platek

Il derby delle aspettative, delle tensioni, dei sentimenti e delle passioni. Cresce l’attesa per la partitissima tra lo Spezia e il Pisa, in programma sabato sera (ore 20,30), all’Arena Garibaldi. Esauriti nel giro di poche ore i 900 biglietti del settore ospiti, sono moltissimi gli spezzini rimasti senza ticket, con non poche recriminazioni: "Sarebbero serviti almeno duemila tagliandi!". I supporter si muoveranno a bordo di otto pullman (cinque predisposti dal gruppo Belini frizzanti, uno dal club Orgoglio Spezzino, uno dal gruppo Bullone) e mezzi propri (i ragazzi della Curva Ferrovia hanno rinunciato ad andare in treno). Ieri a metà mattinata è stata vietata la vendita online per il match: il motivo è un verbale del Gos inviato alla società con l’imposizione di togliere la possibilità dell’acquisto da remoto. Da quanto emerso, le autorità avrebbero individuato qualche centinaio di tifosi dello Spezia che avevano acquisto il biglietto in gradinata che sabato sarà però ’dirottato’ in curva sud insieme agli altri tifosi aquilotti. Nonostante la politica di austerity varata dai Platek, i tifosi spezzini stanno dimostrando un attaccamento incredibile ai colori bianchi. Gente abituata ad andare controvento, ad esaltarsi nelle difficoltà, una regola di vita seguita anche nel derby dove lo Spezia non partirà favorito, ma neanche battuto. Se in riva al Golfo gli obiettivi del club bianco si limitano al mantenimento della categoria, ben diverse sono le ambizioni del Pisa che punta a recitare un ruolo da protagonista. Il proprietario del club nerazzurro Alexander Knaster (nato a Mosca, cittadino britannico e americano) noto in riva al Golfo per aver acquistato anni fa una villa a Fiascherino, non ha badato a spese pur di allestire una rosa competitiva, mettendo sul piatto i 10 milioni incassati dalle cessioni di Lucca e Nagy, per rafforzare la squadra (1,5 milioni per Angori, 2 per Semper, 0,5 per Jevsenak, 3 per Leris, 3 per Lindt).

Investimenti e ambizioni diverse che hanno determinato forze in campo probabilmente sbilanciate a favore dei nerazzurri, ma come sempre lo Spezia battaglierà facendo ricorso a tenacia e orgoglio, qualità trasmesse da un tecnico che ha conquistato tutti. D’Angelo al suo ingresso in campo all’Arena riceverà gli applausi unanimi di pisani e spezzini. A Pisa ha scritto la storia, con una promozione in B e una A sfiorata di un soffio, a Spezia ha costruito un’impresa salvando miracolosamente una squadra sull’orlo del precipizio. Sarà lui, incredibilmente, il punto di contatto tra due tifoserie molto passionali, divise da un acceso campanilismo.

Fabio Bernardini

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