Lerici, 13 luglio 2010 - Damiàn Musto, argentino di 23 anni, l’acquisto ‘chic’ dello Spezia, ha origini italiane come il 50% dei gauchos della Pampas. Trisavolo di Potenza, bisnonno toscano. E’ con noi a cena nel ristorante alla moda, il Frantoio di Lerici del trio meravigliao Maurizio, Riccardo e Daria.

 


Con lui il procuratore Gustavo Ghezzi, l’agente di calcio, Julio Pigliacampo, della J. Cyterszpiler, e l’editore di Cronaca4 Marco Capellazzi. Tra un manicaretto e l’altro ci scappa ovviamente l’intervista. Prima il fusto, neo aquilotto Damian Musto, diplomato, parla l’inglese a perfezione, non si è iscritto all’università per il calcio. Viene da un allenamento 'personale' di 30’ di corsa, mangia quanto un uccellino, divorando però un piatto di gamberi del giorno, poi col suo interprete personale (il procuratore Ghezzi) risponde.

 


Perchè hai scelto Spezia?

"Perchè volevo conoscere l’ Italia dei miei antenati, su internet era la mia tappa preferita".

Contento dell’accordo finanziario?

"Felicissimo".

Hai giocato in serie B e in serie A in Argentina ma nell’ultimo campionato nel Tucuman soltanto 16 gare con retrocessione.

"Colpe mie relative perchè sono stato infortunato per 3 mesi (ci fa vedere il segno della tacchettata ricevuta in una gamba)".

Comunque un bel ricordo lo 0 a 0 col River Plate.

"Davvero, ma anche il pari col Racing. Dico che la retrocessione poteva essere evitata, pensate sono stati cambiati 3 allenatori".

 Lo Spezia ha investito su di te.

"Cercherò di ricambiare la fiducia in campo. Ho tanta voglia di giocare".

Il tuo ruolo?

"Giocare davanti alla difesa, con spinte in avanti per dialogare".

Il tuo 'avversario' di ruolo è un mito, Vito Grieco.

"Me ne hanno parlato molto bene, spero di imparare qualcosa da lui e giocare addirittura insieme".

Il tuo numero migliore?

"La prestazione fisica e la distribuzione della palla".

Il gol è uno sconosciuto?

"Alla play station no, comunque se con lo Spezia ne faccio almeno 2, mi offri la cena".

Con lo Spezia inizi praticamente una nuova carriera.

"Sì, desidero vincere subito il campionato!".

Ti sai esprimere soltanto in un ruolo?

"Ho giocato anche centrale, terzino e mezz’ala. Sono ambidestro anche se prefrisco il destro".

Un vero Jolly.

"Ho tanta voglia di farmi vedere nello Spezia".


Hai solitamente i 90’ nella gamba?

"Se sto bene sì, altrimenti avviso l’allenatore".

Noto che non sei un gran mangiatore.

"E’ una seduzione la tavola, ma io devo pensare al calcio, è la mia vita".

Sei sposato?

"No, fidanzato; e ci tengo".

Però mentre passeggiamo nel dopo cena (grazie Ziomauri e Riccardo) passano due stangone e lui l’occhiata la butta!!!

 


Rino Capellazzi