Livorno, 18 luglio 2013 - "Alla sorella di Piermario Morosini, giocatore del Livorno morto in campo per un malore, non è arrivato alcun aiuto economico di quelli promessi dal mondo del calcio". La notizia arriva dalla testata bergamasca Bergamo News e sta facendo il giro del web con non poche polemiche. Il giocatore del Livorno, morto nell'aprile del 2012 per un malore durante Pescara-Livorno, aveva una famiglia sfortunata, costellata dai lutti.

Il suo affetto più grande era rimasta la sorella, disabile fisica e psichica, che vive in un istituto bergamasco. Per lei tutto il mondo del calcio si era mobilitato, con la proposta addirittura di creare un vitalizio per la donna. Ma secondo Bergamo News questi aiuti a parole non si sarebbero mai trasformati in atti concreti. Ad occuparsi della sorella di Morosini, Maria Carla, c'è uno zio, Abramo. Per Morosini si erano mosse tre delle sue squadre: l'Udinese, l'Atalanta e il Livorno, oltre a tantissimi altri giocatori di serie A a livello personale. Il tema fa in queste ore discutere la città di Bergamo, molto legata a Morosini, bergamasco. Le società interesate hanno tutte risposto ufficialmente, spiegando come abbiano regolarmente effettuato le donazioni alla sorella, donazioni andate a buon fine. 

In merito all'articolo interviene la stessa società dell'Atalanta. "In relazione alle promesse fatte nei confronti di Maria Carla Morosini all'indomani della tragica scomparsa del fratello Piermario - scrive la società - Atalanta B.C. comunica di aver puntualmente adempiuto a quanto concordato direttamente con le persone che quotidianamente si occupano dell'assistenza della Sig.na Morosini. La Società, per scelta e per ragioni di riservatezza, non intende rendere noti i dettagli della propria contribuzione".

Sul caso ha poi prodotto un comunicato anche l'Udinese: ''Immediatamente dopo il dramma della morte di Piermario Morosini, la societa' attraverso la onlus 'Udinese Per la Vita' si dichiaro' disponibile a farsi carico a vita delle cure necessarie alla ragazza. L'Atalanta, nella persona del presidente Antonio Percassi, come evidenziato dallo stesso articolo, espresse successivamente il desiderio di occuparsene da sola. Da parte sua, il capitano Antonio Di Natale esprime profondo disappunto per le notizie diffuse dal quotidiano on-line di Bergamo, ribadendo fiducia assoluta nel presidente dell'Atalanta Antonio Percassi''.

Anche il Livorno Calcio conferma di aver aiutato la sorella di Piermario Morosini. Il direttore organizzativo del Livorno, Paolo Armenia, ha contattato il tutore legale della famiglia Morosini per assicurarsi che la donazione della società amaranto fosse andata a buon fine. E il tutore ha confermato che non ci sono stati problemi. Il Livorno ha quindi fatto ciò che aveva detto e promesso.