Lucca, 23 aprile 2024 – Due professionisti, uno con studio a Viareggio e uno a Capannori, sono finiti nei guai a seguito dei controlli della guardia di finanza. Proseguono, infatti, sulla scia di quanto fatto negli anni scorsi, le attività di polizia economico-finanziaria finalizzate al monitoraggio del corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio.
In particolare, nei primi mesi di quest'anno, sono stati svolti dal Nucleo Pef due differenti attività di controllo nei confronti di professionisti giuridico-contabili (di cui uno con studio a Viareggio e l'altro a Capannori), i cui presidi antiriciclaggio, sulla base degli elementi raccolti nel corso di precedenti indagini, apparivano potenzialmente non idonei a soddisfare i requisiti richiesti dalla normativa di riferimento. I riscontri operati dagli specialisti del Nucleo, hanno consentito di accertare, in un caso la totale assenza del presidio antiriciclaggio e il conseguente accertamento di violazioni amministrative in relazione a 98 clienti dello studio, nell'altro due distinte condotte omissive, tra cui l'omessa segnalazione di operazioni sospette all'Uif. Sono illeciti ritenuti dal legislatore piuttosto insidiosi, che prevedono anche sanzioni irrogabili dall'Autorità preposta per importi fino a 50.000 euro.