IACOPO NATHAN
Lucca Comics

La regina dei Cosplay, Himorta: “Battiamo il cyberbullismo”

Antonella Arpa è la cosplayer più seguita d’Europa, con oltre 3 milioni di follower. Oltre alla passione per fumetti e videogiochi, è diventato un volto della tv: “Stiamo facendo passi avanti, ma il problema del body shaming non è estinto”

Himorta con il cosplay di Mera dal film Acquaman (Foto Alcide)

Himorta con il cosplay di Mera dal film Acquaman (Foto Alcide)

Lucca Comics fa da sempre rima con cosplay, un fenomeno che durante la manifestazione trova il suo apice. Basta camminare pochi minuti tra le vie cittadine per rendersi conto di passeggiare accanto a Spider Man, a Goku o ai personaggi di Star Wars. Capofila e protganista indiscussa è senza dubbio Himorta, al secolo Antonella Arpa. La cosplayer più seguita e famosa d’Europa con oltre 1 milione di follower su Instagram e 3 milioni totali sui vari canali social, autrice anche del suo fumetto, volto e voce di radio e televisione, è tornata a raccontarsi nel salotto della redazione de La Nazione di Lucca.

Sono ripartiti i Comics, e non mancano i cosplayer

“Il cosplay è il cuore pulsante di Lucca Comics, vedere le parate, l’entusiasmo dei bambini, sono senza dubbio l’anima di questa fiera. Vedere i fumetti prendere vita è qualcosa di meraviglioso”.

In occasione della scorsa edizione avevamo parlato di futuro, come è andato l’ultimo anno?

“E’ stato un anno molto importante, pieno di grandi eventi e appuntamenti, specialmente in ambito tecnologico e digitale. Ho iniziato a lavorare con Rai 3 al programma “Touch“. Girare l’Italia per conoscere nuove realtà è stata un’esperienza magnifica. Stessa cosa per la conduzione, a partire dalla radio, ma anche quelle dal vivo”.

Fare i cosplay, grazie a persone come lei, sta diventando più semplice?

“Devo tutto al cosplay, ma tanto anche ai social. Quarant’anni fa, forse, anche con lo stesso viso e la stessa preparazione non avrei potuto fare la stessa cosa. Adesso è il pubblico che decide, che sceglie cosa è bello e cosa piace. Si parla molto di demonizzazione dei social, io sono quello che sono grazie ai social però”.

Ci sono ancora discriminazioni o problemi di bullismo per chi si approccia al cosplay?

“Fare cosplay è un hobby molto fisico, naturalmente. Ci sono le armature ma ci sono anche le miniggonne, dipende dai personaggi. Non mancano, purtroppo, le persone che rischiano di finire nelle mire di cyberbulli op ersone che fanno bodyshaming. E’ una cosa più da web, in fiera non si verificano mai cose del genere- Negli ultimi anni però vedo dei migliramenti importanti, stiamo crescendo e capendo tutti insieme come comportarci. Naturalmente il problema non è scomparso, ma stiamo facendo passi avanti”.

Anche grazie a figure come la sua.

“Secondo me metterci la faccia è molto importante. Io sento il peso dei milioni di persone che mi seguono. Spiego che non si devono fare commenti negativi, che bisognerebbe essere tutti migliori, isolando i bulli. Educare una community al commento positivo è importante, specialmente se lo dicono persone che sono molte seguite a livello social. Lo vedo come un dovere da parte mia. E’ giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.

E in questo come si vivono i giorni di Lucca Comics?

“Dico sempre che Lucca è come un piccolo paradiso, dove ciunque può essere se stesso. Questa è la vera magia della fiera, nessuno viene giudicato, tutti possono essere la loro versione miglire”.

Chiudiamo parlando di futuro, cosa c’è in cantiere?

“C’è in cantiere qualcosa riguarda al mio nuovo fumetto, non so se un numero due o una storia nuova, ma qualcosa ci potrebbe essere. Stiamo pensando poi ad un podcast relativo al mondo nerd, che sicuramente sarebbe molto bello”.