Lucca, 8 ottobre 2024 – L’edizione 2024 di Lucca Comics & Games presenta (come di consueto) un ricco programma di eventi, mostre e ospiti. Purtroppo, con un’assenza che si farà sentire; quella di Alfredo Castelli, il grande sceneggiatore scomparso nel febbraio scorso all’età di 76 anni. Ogni anno, come è normale che sia nel corso della vita, il mondo del fumetto si trova a dover ricordare protagonisti grandi e piccoli che sono scomparsi, ma in questa prima volta senza Castelli a Lucca Comics ( 30 ottobre-3 novembre) il vuoto sarà davvero incolmabile.
Non solo come autore (era una delle grandi firme del fumetto italiano) di successi come Martin Mystère, “il detective dell’impossibile”, creato nel 1982 per l’editore e suo grande amico Sergio Bonelli, ma anche per la sua profonda conoscenza del mondo dei comics che dispensava in incontri sempre illuminati dalla sua sapienza e dal suo sottile e implacabile umorismo, nelle mitologiche “cene Bonelli“ di una volta, oppure nelle immancabili tavolate a pranzo al “Giglio”. Una mancanza dell’artista, dell’autore, del creativo, ma anche della persona Alfredo Castelli, un uomo buono e generoso.
“A me manca Alfredo sotto il profilo personale - dice il disegnatore Lucio Filippucci che ha lavorato tanto con Castelli - perché era un punto di riferimento. Spesso andavo alle varie manifestazioni perché c’era Alfredo, per parlare con lui. Le chiacchiere con Alfredo andavano al di là del lato professionale. Spaziavano a 360 gradi tra politica, attualità, argomenti vari”,
Filippucci continua: “Dal punto di vista professionale manca il lato artistico di Castelli che spesso rappresentava la Bonelli in incontri, conferenze, dall’alto della sua esperienza di grande comunicatore tra un sorriso e un aneddoto”.
Di certo mancheranno le sue idee, i progetti che spesso proprio a Lucca nascevano o si compivano. Progetti ai quali ha lavorato fino alla fine. “C’erano tanti lavori in corso, anche quando si è ammalato ha continuato a creare, ha scritto un libro sui giochi di carte. E’ stato attivo mentalmente e creativamente fino al penultimo giorno”.
La sua è stata una carriera cominciata nel 1965, scrivendo e disegnando le avventure di Scheletrino, che usciva su Diabolik. Poi nel 1966 idea la prima fanzine fumettistica italiana, Comics Club 104, nell’ormai lontano 1966. Da qui tante collaborazioni (citiamo Tilt, Eureka, Il Corriere dei Ragazzi, Horror). Tra i personaggi da lui creati ricordiamo solo Gli Aristocratici, L’Ombra, l’Omino Bufo, Zio Boris e Allan Quatermain. Capace di spaziare tra i vari generi, Castelli non si limita a creare personaggi a fumetti, ma diventa un esperto enciclopedico di comics, illustrazioni, letteratura popolare. È stato anche sceneggiatore televisivo, cinematografico e radiofonico. Divoratore di libri, era sempre disponibile a condividere il suo sapere con i colleghi e con i fan. Come sempre colorata e fantastica, il suo nome e il suo grande lascito saranno comunque parte della festa.
Già celebrata nel marzo scorso da “Collezionando“, la figura di Castelli e il suo Martin Mystère saranno al centro dell’incontro di venerdì 1 novembre (Chiesa dell’Agorà, ore 11.30). Da parte sua la casa editrice Bonelli presenterà due libri dedicati a lui: “Veritiere memorie del Docteur Mystère“ (illustrato proprio da Filippucci) e “Martin Mystère presenta: Cronache dell’Impossibile“, curato da Alex Dante.