LAURA SARTINI
Cronaca

A dieci anni dalla scomparsa il ricordo (e il concorso) di Fabio Lucchesi

Sono già passati 10 anni da quel 12 febbraio 2015 in cui Fabio Lucchesi (nella foto), socio fondatore della bottega...

Sono già passati 10 anni da quel 12 febbraio 2015 in cui Fabio Lucchesi (nella foto), socio fondatore della bottega...

Sono già passati 10 anni da quel 12 febbraio 2015 in cui Fabio Lucchesi (nella foto), socio fondatore della bottega...

Sono già passati 10 anni da quel 12 febbraio 2015 in cui Fabio Lucchesi (nella foto), socio fondatore della bottega del commercio equo e solidaleEquinozio”, ci lasciò improvvisamente. “Fabio, il Maestro Fabio, non è stato solo un socio – così l’Associazione Nuova Solidarietà Equinozio –, non è stato solamente per noi una preziosa risorsa. Fabio, con la sua esuberanza, con la passione civile e politica che lo ha sempre contraddistinto e con la curiosità e l’interesse per ogni argomento, ha attraversato molti mondi, riuscendo spesso a fare da ponte tra gruppi ed associazioni operanti in contesti differenti. Ma sempre con un comune denominatore: stare dalla parte dei più deboli e dell’ambiente. Fabio ha collaborato con molte realtà del territorio: dai tanti comitati nati in difesa dell’ambiente all’Associazione Ambiente e Futuro, dall’Allegra Brigata al Coordinamento “Scuola bene comune”, sino ad Equinozio, senza contare il sostegno dato a tante associazioni e gruppi del territorio“.

E proprio “L’essenziale è invisibile agli occhi”, una frase del Piccolo Principe tanto cara al maestro, diventa simbolo del concorso, riservato alle scuole primarie, che da 8 anni l’Associazione Equinozio promuove per ricordare Fabio Lucchesi e Antonio Tregnaghi, un altro socio scomparso troppo presto. Quest’anno il tema del concorso è “Costruiamo la pace”, una tematica che suggerisce una riflessione sulla pace, sulle guerre, sui diritti umani e su cosa noi possiamo fare per costruire la pace con le nostre scelte e le nostre azioni quotidiane (maggiori info sul concorso: [email protected], tel. 338 1564867).

“Ci piace pensare che il modo migliore per ricordarlo sia proprio continuare la sua opera, promuovendo sempre di più questo concorso che tocca argomenti a lui cari assieme alle alunne e agli alunni delle scuole primarie“.