
La nuova riqualificazione del Polo industriale Fosber a Monagrati
Se l’hanno rinominata Fosber Valley, una ragione ci sarà. L’azienda con sede a Monsagrati dal 1978, e che progetta, produce e installa macchinari per il cartone ondulato, sta per lanciarsi in un’avventura che tradotto in euro, significa investimenti per 50 milioni di euro. L’operazione è stata avallata e vedrà il via libera forse già prima di Pasqua, grazie alla fiducia che la proprietà cinese – la Guangdong Dongfang – ha riposto nella scelta del Ceo Marco Bertola e dei suoi collaboratori: quella di investire in un luogo che, proprio in tempi come questi, non tutti avrebbero fatto. Oppure sì, invece, avendo solidità e credibilità. Qui c’è il cuore e la storia di Fosber e qui, 47 anni fa, ha iniziato a produrre le sue macchine: si è radicata, costituisce un volano economico che ha rappresentato (e ancor più rappresenterà) un’opportunità per l’economia locale.
Il futuristico hub di Fosber, non prevede consumo di nuovo suolo: l’ampliamento transita da ex stabilimenti già esistenti e adiacenti l’azienda che saranno recuperati e riqualificati: si tratta di Metaform, ex-Rontani, Teloni & Teloni e MacOver, per un’area totale di circa 58.600 metri quadrati. Dicevamo che l’impatto si traduce, come fanno notare sia dall’azienda che dall’amministrazione comunale di Pescaglia, in un consumo zero di suolo. Il tutto realizzato attraverso l’impiego di materiali e criteri di ecosostenibilità. Di fatto il nuovo complesso industriale prenderà vita lungo i due lati della strada provinciale che da Lucca conduce a Camaiore. Per unire e soprattutto per consentire di recarsi da un’area all’altra, il progetto prevede la realizzazione di una passerella, anche perché si conta che oltre i dipendenti diretti, vi graviti un indotto di circa molte più persone: una questione di sicurezza, insomma, al fine di evitare continui e azzardati attraversamenti.
Ma torniamo al cuore del progetto. Sarà installato un impianto fotovoltaico che utilizzerà, secondo i dati forniti dal Gruppo, il 30% dell’energia autoprodotta e il restante 70% sarà inviato a una comunità energetica che contribuirà alla sostenibilità del territorio. Fosber Group, conta oggi oltre mille dipendenti distribuiti in loco con 395 unità a Lucca, mentre Fosber America ne annovera 197;nella sede spagnola di Tiruña, in Spagna, vi sono 125 dipendenti e nello stabilimento in Asia 248. Infine la sede di Vimercate, a Monza Brianza (la ex BP Agnati) ne annovera 76. Una importante famiglia che rende Fosber leader internazionale nella produzione di macchinari per cartone ondulato che può essere riciclato fino a sette volte. Vi è poi una caratteristica che farà del nuovo Polo Fosber un centro di eccellenza per la formazione e l’innovazione, a partire dall’intelligenza artificiale. Le collaborazioni con le scuole tecniche di Lucca, così come con l’Università di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna e Imt Alti Studi di Lucca, farà sì che la ricerca, l’aggiornamento e la spinta per le nuove tecnologie avvenga grazie ad un luogo “intra moenia” deputato allo studio e collaborazioni di interscambio con i fornitori di Fosber.
Maurizio Guccione