Acqua, Capannori traccia la rotta. Ritorno alla gestione pubblica e un secco ‘no’ alla multiutility

In consiglio comunale passa la mozione di Caruso (Lega) contro la quotazione in borsa della società con i voti di Pd, centrosinistra e Forza Italia. Fratelli di Italia e Capannori Cambia si astengono.

Acqua, Capannori traccia la rotta. Ritorno alla gestione pubblica e un secco ‘no’ alla multiutility

In consiglio comunale passa la mozione di Caruso (Lega) contro la quotazione in borsa della società con i voti di Pd, centrosinistra e Forza Italia. Fratelli di Italia e Capannori Cambia si astengono.

Capannori laboratorio politico sul tema dell’acqua? Viene da pensarlo, dopo il voto del consiglio comunale di martedì sera che ha visto convergere quasi tutte le forze politiche su una mozione presentata dal consigliere comunale della Lega, Domenico Caruso, che esprimeva la propria netta contrarietà alla gestione da parte della Multiutility delle risorse idriche e della sua quotazione in borsa ed evidenziava la necessità, con i tempi necessari, di giungere alla costituzione di una società interamente in house per la gestione locale della risorsa idrica.

La mozione, votata da tutta la maggioranza, Pd in testa, ma anche ovviamente da Lega e Forza Italia, con l’astensione di Fratelli d’Italia e di Capannori Cambia, impegna a riunire le risorse idriche dell’area lucchese in un’unica società di gestione omogenea nel contesto del relativo sub ambito per migliorare l’efficienza del servizio e una gestione territoriale non centralizzata ma più vicina ai cittadini; ribadire la necessità del controllo pubblico in house delle risorse idriche nell’ambito del quale, di concerto con Ait (Autorità Idrica Toscana), gli indirizzi strategici, la governance, la proprietà dei beni strumentali siano riconosciute in capo agli enti locali.

Insomma, un deciso stop alle ipotesi di multiutility che a livello regionale il Pd ma anche Fratelli d’Italia vedono con favore.

Il documento approvato dal consiglio comunale evidenzia, inoltre, che che nel luglio 2021 il consiglio comunale di Capannori ha espresso un parere favorevole alla costituzione di una nuova società interamente pubblica con l’obiettivo di acquisire le quote private attualmente presenti in Acque Spa al fine di dare seguito al processo di ripubblicizzazione e gestione del servizio nella forma in-house con l’obiettivo di avere ritorni per la comunità in termini di tariffe e/o maggiori investimenti.

"A seguito dell’avvio del percorso di ripubblicizzazione – - si spiega nella mozione - nel 2022 la società Alia spa ha incorporato diverse società tra cui Publiservizi quale primo atto che dà vita alla Multiutility attiva nei settori di ambiente, ciclo idrico integrato ed energia. Publiservizi detiene il 19% delle quote di Acque spa, per effetto della fusione per incorporazione del socio pubblico Publiservizi in Alia automaticamente Acque Spa ha visto inserire all’interno delle sue quote societarie la multiutility che da statuto ha l’obiettivo di essere quotata in borsa. Per questo l’ingresso in Acque spa di Alia rende difficoltosa, fino alla ridefinizione degli ambiti territoriali, l’effettiva nascita di una società in house. L’accesso e la disponibilità dell’acqua deve essere garantito a tutti i cittadini, poiché il diritto all’acqua rientra nel novero dei diritti inalienabili e inviolabili della persona. L’acqua non è una merce ma un bene pubblico limitato destinato al soddisfacimento dei bisogni primari".

F.V.