FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Acqua... effervescente. Salta in consiglio regionale il voto sulla proroga di Geal

La proposta bipartisan Baldini (Lega) e Mercanti (Pd) fermata dal fuoco amico. A pesare le richieste dei sindaci dem recapitate e il “no“ di sindacati e comitati.

Valentina Mercanti (Pd) e Massimiliano Baldini (Lega)

Valentina Mercanti (Pd) e Massimiliano Baldini (Lega)

LUCCALo stop, quando ormai sembrava tutto fatto: il consiglio regionale di ieri ha regalato un colpo di scena sulla vicenda della proroga per le concessioni idriche tra cui quella di Geal, storica azienda lucchese che si occupa di acqua e fognature e che ha la sua concessione in scadenza a fine 2025. Nonostante che il progetto di legge presentato dalla Lega – che prevede, al fine di consentire il rispetto delle tempistiche per la realizzazione degli interventi previsti dal PNRR di rinviare al 31 dicembre 2027 tutte le scadenze delle concessioni idriche in Toscana – sia stato votato all’unanimità (Pd compreso) in commissione Ambiente solo pochi giorni fa, quando ieri il documento è arrivato in aula per il via libera finale, c’è stato il rinvio.

Il motivo? Quello ufficiale è che i due consiglieri di Italia Viva si sono dovuti allontanare dall’aula chiedendo l’interruzione del consiglio, richiesta fatta propria dal Pd. In questo modo la proposta di legge sulla proroga, ma anche quella precedente in ordine cronologico sono state rinviate al prossimo consiglio tra una quindicina di giorni. La realtà, però, è molto più complessa, con il Pd che ha vissuto una giornata sicuramente non facile, ricca di tensioni. Le prese di posizione dei giorni scorsi dei sindacati, Cgil in testa, del 5 Stelle, dei comitati e per ultimo dei sindaci della zona che hanno la gestione dell’acqua sotto Gaia Spa (che serve alcuni comuni delle province di Massa Carrara e di Lucca) hanno finito per pesare. Una marea montante (sul proprio lato sinistro) che ha mandato in cortocircuito il Pd dopo che in commissione la stessa rappresentante del nostro territorio Valentina Mercanti aveva proposto un emendamento dichiarandosi soddisfatta della proroga.

La giornata di ieri, davvero febbrile, ha conosciuto probabilmente il suo punto di non ritorno quando il documento – firmato dai sindaci (di Carrara, molti della Garfagnana e alcuni della Versilia) che si approvvigionano di acqua da Gaia Spa è stato recapitato sulle scrivanie dei consiglieri regionali del centrosinistra. Cosa chiedono i sindaci firmatari del documento, che non rappresentano comunque la maggioranza delle quote in Gaia? Fanno sostanzialmente proprie le riserve di associazioni e sindacati."Pur senza voler esprimere, allo stato, alcun giudizio di merito rispetto al contenuto della proposta di legge e ai suoi effetti concreti – si legge nel documento – ma con spirito costruttivo e al fine di comprendere e condividere i percorsi prossimi su un tema tanto importante e di interesse generale, confidando nello spirito di rispetto e partecipazione che codesto Consiglio ha sempre dimostrato nei confronti della società civile e delle istituzioni locali, si chiede di sospendere la discussione della proposta di legge in questione e di aprire un tavolo di concertazione con tutti i soggetti interessati". In pratica, un rinvio. Probabilmente per provare a riaprire i giochi nelle due prossime settimane.

Il problema, in sintesi, è il destino di Geal che una parte del centrosinistra vuole assorbita da subito dentro Gaia e un’altra (basti pensare al Pd di Capannori e Porcari ma non solo) che si dichiara favorevole alla proroga per provare ad arrivare entro il 2027 a un gestore unico del territorio lucchese. E la risposta per evitare il definitivo strappo è stata quella di chiudere il consiglio e rinviare il tutto a tempi (forse) migliori. E ora partirà il dibattito interno al Pd: la partita di Geal rischia di tornare alla casella di partenza, oppure sarà solo una tempesta in un bicchier d’acqua?

Fabrizio Vincenti