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Discussione accesa sul futuro di Geal
Il “Forum Lucca acqua si-cura bene comune“ torna sulla questione delle riosorse idriche. "Decisamente ricchi di sorprese questi mesi, in materia di acqua, sua gestione e tutela nell’area della Valle del Serchio e Piana di Lucca. Va sottolineata ancora una volta l’importanza della campagna di monitoraggio sui PFAS condotta da Greenpeace a livello nazionale e nel nostro territorio: è l’inizio del percorso di una mobilitazione affinché ai cittadini, alle comunità e alle istituzioni sia restituito il diritto alla conoscenza sulla reale qualità dell’acqua e perché i soggetti preposti al controllo facciano il loro dovere di analisi e di informazione".
"L’obiettivo generale – afferma il Forum – rimane quello di mettere al bando le sostanze cancerogene e/o sospette cancerogene e di allargare la diversificazione produttiva. Invece che ascoltare dubbi e reprimende ci saremmo aspettati spirito di collaborazione e proposte di lavoro. In ogni caso insisteremo. I fatti oggi, poi, ci parlano di una realtà come la finanziaria Multiutility costituita in fretta e furia nell’area del medio Valdarno e controllata con oltre il 51% dalla sola Firenze in compagine con Prato e con il supporto di Pistoia ed Empoli, una realtà transpartitica e trasversale, una scelta che abbiamo già ampiamente criticato perché mette al primo posto processi di finanziarizzazione e privatizzazione nonché di controllo politico, che poco hanno a che fare con la tutela dell’acqua come bene comune".
"In questo contesto, privo di un reale e organico quadro di orientamento regionale condiviso da associazioni, sindacati, cittadini, abbiamo appreso con grande sorpresa e sconcerto la votazione bipartisan tra Pd e Lega nella commissione Ambiente della regione Toscana, da approvare poi lunedì 10 febbraio in Consiglio regionale, della proroga da concedere a Geal fino a tutto il 2027, gestione che produrrà altri immeritati utili ai soci privati (anche se fra di loro c’è pure il Comune di Roma) nonostante gestisca poco più di 34.000 utenze, allacciate in fognatura su 89.000 abitanti e certamente non favorirà politiche adeguate di investimenti sia in relazione alle esigenze della cittadinanza (allacciamenti per acquedotto e reti fognarie) che in rapporto alle nuove disposizioni europee e agli interventi di manutenzione, impedendo la confluenza con Gaia, unica azienda tutta pubblica dell’area interessata".
"Una proroga dunque da contrastare sul piano del metodo (ci domandiamo se sia legittima dal punto vista normativo) e rispetto agli effetti sociali estremamente negativi che produrrà nei contenuti già sopra evidenziati. Noi, come Forum, abbiamo lanciato proposte chiare da tanto tempo basate sul valore pubblico del servizio idrico, sulla unità territoriale del bacino del Serchio da ricostruire anche nella gestione del servizio idrico, sul controllo della qualità delle acque e la tutela in quantità della falda, sul valore “etico e pratico” della battaglia per l’acqua bene comune in Lucchesia. In ragione di quanto andiamo affermando l’accordo che il 10 febbraio probabilmente verrà sancito in Consiglio Regionale sulla proroga a Geal spa per permetterle d’installare semplicemente dei contatori intelligenti, garantendo altri anni di utili ai privati, ci appare come una scelta insensata e antipopolare e contro di essa ci battiamo e ci mobiliteremo. Può essere l’inizio di una vera e propria vertenza sociale".