Addio a Angelo Pellegrini, il "Beara" di Barga: un custode appassionato della storia locale

Angelo Pellegrini, noto come il "Beara" di Barga, è scomparso all'età di 90 anni. Fotografo e storico appassionato della storia locale, ha dedicato la sua vita a raccontare le belle pagine di Barga attraverso mostre e iniziative culturali. La sua passione e impegno sono stati ricordati con affetto dalla comunità locale.

Domenica è venuto a mancare all’ospedale di Castelnuovo Angelo Pellegrini (in foto Borghesi), barghigiano largamente conosciuto, grande appassionato della storia di Barga e di Barga, da tutti conosciuto come il “Beara“. Grazie alle sue fotografie ed alle mostre organizzate assieme al compianto storico locale Antonio Nardini, ha raccontato tante belle pagine della storia di Barga ed a Barga ha dedicato durante la sua lunga vita, durata 90 anni, tutto il suo amore. A ricordarlo per il suo impegno è stata anche la sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese: "La storia per lui era un vero e proprio lavoro, dopo quello di imbianchino - scrive la sezione barghigiana con la sua presidente, Sara Moscardini - . Appassionato di fotografia e autore di numerosissimi scatti, Angelo ha messo a servizio dell’Istituto Storico Lucchese le sue abilità di fotografo e storico. Ha fatto parte a lungo del direttivo dell’associazione e si è adoperato in tantissime iniziative, a partire dalle memorabili mostre realizzate in collaborazione con Antonio Nardini (per ricordarne alcune: “Barga con Firenze culla del Rinascimento“, “Il cibo nelle poesie e prose di Giovanni Pascoli“, “Lungo l’Auser“, “Sotto il grande albero e dintorni“). L’ultima, “Quattro chiesine nella storia di Barga“, l’aveva realizzata nel 2019 con Simone Paolo Figlia. Le sue mostre trovavano abitualmente dimora durante l’estate nella chiesa del Crocifisso, luogo a cui era molto legato e di cui è stato a lungo custode con la moglie Liliana. La passione di Angelo per Barga e la sua storia tuttavia non si limitava alle iniziative, ma trovava il suo principale sfogo nelle conversazioni con gli amici armati della stessa passione, coi quali Angelo non mancava mai di condividere i suoi ricordi, le sue impressioni e le sue speranze. Ciao Angelo. Ci mancherai".

Luca Galeotti