Forte dei Marmi, 1 settembre 2021 - Le risate e le battute di una cena di fine estate come tante in casa di amici, a due passi quel mare che amava tanto e che da cinquant’anni era il suo mare. Poi in un attimo la tragedia che si consuma, con il malore davanti alla moglie Cristina e ai conoscenti. Un attacco cardiaco che non perdona. E’ morto così Francesco Morini leggendario stopper della Juventus anni Settanta e della Nazionale.
I sanitari del 118 e dell’ospedale Versilia hanno fatto di tutto per rianimare Morini ma non ce l’hanno fatta. Solo poche ore prima era tranquillo e sereno in quella Forte dei Marmi dove conosceva tutti e che era diventata la sua patria adottiva come era stata Torino. Lui che arrivava da Arena Metato, frazione di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, e prima di affermarsi alla Juventus (255 gare di campionato, cinque scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia) era arrivato giovanissimo a Genova ingaggiato dalla Sampdoria. Francesco aveva 77 anni, e due figli Jacopo e Andrea personaggi noti del mondo dello spettacolo. Aveva ancora la grinta e l’entusiasmo di un ragazzino.
Amico di tutti, battuta facile da simpatico mattacchione, ormai cittadino del Forte dove aveva una casa e che era il suo buen retiro estivo insieme ad Arena Metato. Da sempre Morini era affezionato al Bagno Graziella della famiglia Polacci, il suo stabilimento balneare preferito, per lunghi anni ha frequentato la Capannina (era amico personale della famiglia Guidi) ed era ben voluto da tutti per il suo carattere gioviale. Impossibile non volergli bene. In campo era un mastino (comunque sempre leale) capace di ingaggiare formidabili duelli con Roberto Boninsegna (che poi diventò suo compagno di squadra), Gigi Riva e con Roberto Pruzzo. Duelli rusticani, secondo la ferrea marcatura a uomo, che gli valsero l’appellativo di Morgan perché Francesco aveva le sembianze del pirata biondo per il suo mondo di arpionare la palla e disinnescare gli attaccanti avversari.
Era presente esattamente tre anni, proprio in questi giorni, quando al Bagno Graziella di Forte dei Marmi ci fu la reunion fra due grandi campioni e compagni di squadra come Paolo Rossi e Michel Platini. Pablito e Michel erano grandi amici anche di Francesco che con il primo aveva anche giocato (dopo averlo affrontato più volte da avversario) mentre era stato il team manager della Juve trapattoniana trascinata da ‘Le Roy’. "Fu un incontro bellissimo – spiega Federica Cappelletti vedova di Paolo Rossi – tra grandi persone che si sono sempre volute bene. Sono profondamente addolorata perché Francesco era davvero un amico". Molto dispiaciuto anche Marcello Lippi che di Morini era stato compagno di squadra.
"Arrivai alla Sampdoria e lui c’era già – ci dice – . Un amico vero, tanto determinato sul campo quanto simpatico e gioviale fuori. Andò alla Juve con Bob Vieri e io presi il suo posto come titolare. E’ una notizia che mi rende davvero molto triste. Lo ricordo con affetto". La salma di Francesco Morini è rimasta ieri fino alle 16 nella morgue dell’Ospedale Versilia per poi essere trasferita alle 17 nella sala mortuaria della Pubblica Assistenza di Metato. I funerali si svolgeranno domani, giovedì, alle 14.30 proprio a Metato. Saranno presenti tanti personaggi del mondo del calcio. Una persona buona e gentile come Francesco lo merita.
Enrico Salvadori